Sergio Marchionne torna sull’argomento dell’offesa a Firenze e ai fiorentini comprando una pagina su La Nazione cercando di spiegare come sono andate le cose durante l’incontro con un gruppo di studenti a Bruxelles. C’era di mezzo la registrazione dell’incontro. Il numero uno di Fiat si è sobbarcato l’audizione del nastro per prendere la decisone di rivolgersi direttamente alla città e al sindaco Renzi:
Ecco in sintesi la lettera che Marchionne ha pubblicato su La Nazione scritto: < Non ho mai espresso alcun giudizio su Firenze o sulle sue condizioni economiche. Non io — puntualizza — ma qualcuno dei presenti, cercando di spiegare l’argomento della conversazione agli stranieri, ha usato l’espressione ‘pretty, old town’». E su Renzi: «Non ho mai definito il sindaco di Firenze come la brutta copia di qualcuno». La lettera è accompagnata dal marchio in testa della Fiat e firmata dallo stesso Marchionne, il quale conclude con una carezza alla città e ai fiorentini: «Spero in tutta sincerità che la questione possa considerarsi definitivamente chiusa e che il rispetto che la Fiat ed io personalmente abbiamo per Firenze, la sua storia e la sua importanza sia riconfermato al di là di ogni ragionevole dubbio».
Iniziative come questa rischiano di avere un effetto contrario, specialmente in fatto di immagine che si può rivoltare contro l’acquisto di modelli della casa torinese da parte dei fiorentini. Gli stessi concessionari della zona si dichiararono subito preoccupati di una ritorsione verso i prodotti del gruppo. Solo i dati di vendita, seppure inseriti in un momento di crisi possono dire se c’è stata un ritorsione sul piano del fatturato. Mancano pochi giorni all’uscita dei dati per capire megli se la lettera di Marchionne sia stata impostata per sincere scuse oppure dettata dal crollo delle vendite.
