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Arte, arrivano le mascherine glamour griffate da Elisabetta Rogai

Redazione
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Le mascherine per il distanziamento sociale probabilmente faranno parte del nostro outfit per parecchio tempo. Perché quindi non trasformarle un accessorio di moda glamour ed elegante? Così, grazie a una partnership tra l’azienda “Agile” di Pelago (Firenze) e l’artista toscana Elisabetta Rogai – celebre per aver ideato la tecnica dell’Enoarte, ossia la pittura con il vino – è stata lanciata una collezione limited edition di mascherine le cui stampe riprendono i particolari dei più conosciuti dipinti della pittrice.

Se nei prossimi tempi dovremo abituarci a indossare i dispositivi di protezione individuale, le mascherine artistiche di Elisabetta Rogai – con tre strati di tessuto idrorepellente e lavabile, quindi riutilizzabili più volte – consentiranno di affrontare i mesi che verranno con un tocco di eleganza.

Un buon motivo per acquistarle senza dimenticare la solidarietà.  Una parte del ricavato della vendita sarà infatti destinata alle attività degli “Amici del Pronto Soccorso Onlus” dell’ospedale di Careggi.

Dopo aver recentemente riconvertito la loro attività per la produzione di dispositivi di protezione individuale e aver donato 2.000 mascherine alla Fondazione Tommasino Bacciotti, i titolari dell’azienda “Agile” Lapo e Lorenzo Roccia hanno adesso trovato in Elisabetta Rogai il partner ideale per una linea di mascherine glamour con marchio Mask-in© e la firma dell’artista. “Anche in un momento così delicato – spiega la pittrice che qualche anno fa ha anche realizzato il Palio di Siena con vino e colori – sono felice che le mie opere possano contribuire ad avvicinarci un po’ alla normalità, indossando un accessorio elegante e lontano dall’asetticità delle mascherine chirurgiche”. Le mascherine limited edition di Elisabetta Rogai saranno presto in vendita qui oppure disponibili presso i canali social della pittrice.

Il marchio Mask-in© di Agile è nato da poco, da quando l’azienda di Pelago ha deciso di venire incontro alle richieste di produrre DPI (dispositivi di protezione individuale) dopo l’inizio dell’emergenza Covid-19. Tutto è nato dall’esigenza di mettere in sicurezza i dipendenti già a partire da metà marzo: “Lavoriamo nel settore moda per le grandi firme – aggiungono – e in una settimana abbiamo acquistato i dispositivi, ma gli ordini erano tutti bloccati o annullati, quindi abbiamo deciso di trasformare l’attività. Nell’arco di 20 giorni abbiamo elaborato il nuovo marchio, studiato la fattibilità e messo in piedi la filiera produttiva, acquistando i materiali e macchinari necessari alla realizzazione di questi dispositivi. Oltre al modello classico ne abbiamo sviluppato altri, inclusi quello lavabile e personalizzabile o la versione per bambini”.

 

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