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Da Sace e Simest primo finanziamento “green” in Ue

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Sace, Simest, Bnp Paribas Corporate & Institutional Banking (Cib) e Hsbc hanno finalizzato il primo “Green Loan” con garanzia Eca (Export Credit Agencies) a sostegno dell’export italiano e delle infrastrutture energetiche rinnovabili in Europa: un finanziamento da 488 milioni di dollari in favore di National Grid North America, società del Gruppo National Grid Plc, il principale gestore di reti elettriche e gas in UK, a supporto dei lavori e delle forniture commissionate all’italiana Prysmian nell’ambito del progetto internazionale “Viking Link”. In particolare, la linea di credito è erogata da un pool di mandated lead arrangers e lenders comprendente Bnp Paribas Cib e Bnp Paribas Fortis (anche sole structuring bank) e Hsbc Bank (anche banca agente) e beneficia della garanzia di Sace al 90% e della stabilizzazione del tasso d’interesse del finanziamento al tasso Cirr da parte di Simest.
Il progetto “Viking Link”, del valore complessivo di 2 miliardi di euro, prevede la realizzazione di un’interconnessione elettrica sottomarina della capacità di 1.400 MW tra Regno Unito e Danimarca. Il progetto sarà realizzato entro il 2023 e migliorerà l’efficienza degli impianti di produzione e delle reti di trasmissione di energia elettrica dei due Paesi, consentendo di incrementare la sicurezza delle forniture di elettricità e concorrendo a raggiungere i target nazionali di emissioni. Dal 2030, il 90% dell’elettricità proveniente dalle interconnessioni di National Grid sarà a emissioni zero. Per Dario Liguti, chief underwriting officer di Sace, “siamo onorati di aver fatto parte del primo green loan multi-Eca, un progetto fondamentale per il sostegno alla trasformazione dell’Europa verso un’energia sempre più green”. Mauro Alfonso, chief executive officer di Simest, esprime “soddisfazione per aver avuto l’opportunità, insieme a Sace, di supportare la prima operazione di Eca export financing a sostegno dello sviluppo di infrastrutture strategiche dal punto di vista ambientale e sociale, a dimostrazione del fatto che il sistema Italiano di supporto all’export può giocare un ruolo importante nello sviluppo di una finanza responsabile a beneficio di investimenti che stimolano la transizione energetica verso le fonti rinnovabili”.