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Jovetic non c’è l’ha fatta. Stessa formazione di Milano

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“Jovetic vuole esserci ed disponibile, come El Hamdaoui. Vediamo domani, ho ancora due-tre dubbi di formazione”.
Vincenzo Montella ha deciso di convocare entrambi gli attaccanti reduci da acciacchi fisici, anche se si guarda bene dallo svelare chi giocherà titolare nella linea d’attacco che domani affronterà l’Atalanta. Il tecnico viola, invece, dedica ampio spazio nella conferenza stampa all’elogio del prossimo avversario dei viola.                                                                                                  Atalanta cliente scomodo :“’Non è certo una sorpresa; già dallo scorso anno naviga in zone alte della classifica; vengono da un anno e mezzo di grande lavoro e sarà molto difficile come partita. Hanno una grande fase difensiva, in cui si sacrificano tutti. E’ una squadra esperta e pericolosa. In attacco sono i più pericolosi della serie A, alla pari col Napoli. Quindi temo questa partita e sarà necessario affrontarla con la massima concentrazione, cercando di essere più pratici e meno spettacolari”.
A proposito di concentrazione, Montella sottolinea alcune cose che non gli sono piaciute della prestazione offerta dai viola nell’amichevole con il Montreal Impact: “Non sono rimasto deluso dalla sconfitta; ma quella partita è stata la dimostrazione che, a qualsiasi livello, quando si abbassa la concentrazione si rischia di perdere contro chiunque. Il ko è servito per imparare e mi auguro che la squadra lo abbia recepito nella maniera giusta”.
Passiamo all’ argomento Jovetic è uno dei più pressanti? “Mi ha dato la sua massima disponibilità e ha dimostrato grande voglia di esserci, questo è molto importante e certamente sarà tra i convocati. Poi vedremo domani come gestirlo”.
L’entusiasmo in città, un pericolo? “Secondo me no perché per far tornare con i piedi per terra la mia squadra mi è bastato mostrare i video di come gioca l’Atalanta e tutti hanno capito che ci troveremo di fronte un avversario importante”.
Il tecnico analizza anche il momento dei difensori: “Savic e Tomovic preferisco alternarli, in base alle caratteristiche degli avversari. Il primo è più esplosivo, il secondo sa far ripartire meglio l’azione. Ma possono giocare anche insieme. Roncaglia ha caratteristiche uniche, anche se a volte eccede nella vigoria. Dico che anche Hegazy ha grandi potenzialità e che presto ci sarà spazio pure per lui”.
 Cuadrado, reduce comunque da un viaggio intercontinentale per gli impegni con la nazionale, sarà in campo?: “Prima del Cagliari avevo pensato di farlo riposare perché la stanchezza vale anche per lui. Adesso sto ripensandoci, ma devo ancora decidere. Toni? I meriti sono soltanto suoi, a 35 anni si è rimesso in gioco e non è da tutti”.
A gennaio, dunque, niente attaccante? “E’ presto per dirlo, ci confronteremo con la proprietà. Magari verrà fuori che l’attacco non è la priorità, ma che serve altro. Chissà…”.
La chiusura è una battuta sulla sciarpa folcloristica sfoggiata a San Siro. La vedremo anche domani?  “Avevo mal di gola e in valigia avevo solo quella. Se la Tod’s me ne regala un’altra, la metto subito”..

 

 

 

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