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Sindaci contro Conte per aver inserito nel decreto una norma per chiudere “parti delle città senza essere stata concordata nelle tre riunioni”

admin
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“Abbiamo considerato una scorrettezza istituzionale trovare una norma di cui non si è discusso nelle tre riunioni che abbiamo fatto tra sabato e domenica. L’abbiamo ritrovata in televisione durante la conferenza stampa del presidente del Consiglio Conte”. Lo ha detto a Start, su Sky TG24 il sindaco di Bari e Presidente dell’Associazione nazionale dei Comuni italiani Antonio Decaro (nella foto), parlando della norma del nuovo Dpcm che chiede ai sindaci di chiudere le aree della città a particolare rischio di affollamento.
“Non ci sottraiamo alle responsabilità – aggiunge – i sindaci si assumono responsabilità tutti i giorni, è una questione legata alla correttezza istituzionale. Inserire quella norma nel decreto senza dire nulla ai sindaci a noi è sembrato un modo per scaricare la responsabilità del coprifuoco sui sindaci davanti all’opinione pubblica e devo dire che l’effetto è arrivato. Da stamattina i cittadini ci chiedono quali sono le aree da chiudere”.
“Dopo di che – ha detto – ho chiesto io per primo al prefetto di convocare il Comitato provinciale dell’ordine pubblico, allargato alle forze dell’ordine e alla Asl, perchè per come è scritto il decreto non si capisce chi deve fare che cosa, ho bisogno con loro di capire quali sono le aree che possono creare problemi dal punto di vista del contagio e soprattutto Questore e Prefetto mi devono chi controlla quelle aree, che non può chiudere il sindaco con tutta la buona volontà”.
“Il prefetto, che rappresenta il Governo, – ha aggiunto poi – ci dovrà dire cosa dobbiamo fare, se dovremo individuare noi le aree non ci sottrarremo, abbiamo il dovere di proteggere i nostri concittadini. L’importante è capire, sulla base di quella norma, chi deve fare cosa”.