Esposta lungo il corso degli anni in varie sedi italiane, dai musei vaticani a collezioni private, fino a giungere in questi giorni in quella che probabilmente sarà la sua dimora definitiva: la sala 35 degli Uffizi fiorentini. L’operazione di trasporto, dispendiosa, complicata e “spettacolare” rende onore alla magnifica scultura risalente al terzo secolo avanti cristo. Copia romana di una famosa effige grega molto diffusa e onorata ai tempi d’oro di Platone e compagni la statua rappresenta la principessa di Creta “dormiente” adagiata su un fianco. La storia, o se vogliamo la leggenda, narra di come Teseo dopo aver sconfitto il minotauro ed essere riuscito ad uscire dal labirinto grazie al famoso “filo” ebbe con lei una relazione amorosa. La vita di un eroe però, si sa, è sempre in movimento e Arianna dopo essere stata sedotta viene appunto abbandonata da Teseo sulla spiaggia che lo vede ripartire verso nuove avventure. Qui Arianna si abbandona ai sensi, forse pensando all’amato appena perso, forse stanca di inseguire l’uomo sbagliato e addormentandosi entra in contatto col il Dio Dioniso, che la prende in sposa attratto dal suo spirito ingengnoso e dalla sua bellezza. Bellezza che potremo ammirare completamente restaurata nel museo fiorentino dal prossimo 27 dicembre.
Gian LucaCaramelli
