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Piazza Puccini, rischio esondazione per la mancata messa in sicurezza del Mugnone

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Il Mugnone è destinato fin dalla nascita ad essere bistrattato dagli amministratori.  Dalla sede iniziale della zona di Borgo Pinti fu deviato nell’attuale via San Gallo per prendere poi la strada attuale. Questa è storia, ma i nostri amministratori certamente non lo sanno e se lo sanno fanno finta di niente. Basta pensare che la stazione dell’Alta velocità è collocata ben al di sotto del nuovo alveo del torrente. Intanto in attesa di veder allagta la nuova stazione tocca agli abitanti della zona di piazza Puccini stare con il fiato sospeso ad ogni acquazzone. La capogruppo di perUnaltracittà Ornella De Zordo ha messo il dito nella piaga, illustrando la situazione generale. Situazione che sarà bene che i fiorentini,  al di fuori della politica,  ne tengano presente

“Gli abitanti di Piazza Puccini che vivono vicino al Mugnone sono stati invitati a salire ai piani superiori e gettati così nel panico a causa di un argine bislacco, oggetto di lavori per l’Alta velocità. – Scrive la De Zordo- Il lento e indeciso svolgimento del cantiere a quanto pare mette a rischio l’incolumità di chi abita nei pressi. Eppure, esattamente un anno fa, nel novembre 2011, ho posto in Consiglio comunale la questione della sicurezza del torrente Mugnone in relazione ai lavori AV. Facendo notare che in passato c’è stata l’esondazione del Mugnone al Romito, chiedevo se quell’area era stata messa in sicurezza e ottemperata le prescrizione dell’intero sistema Mugnone-Terzolle fino alla confluenza in Arno. In particolare sollevavo il problema del ponte del Barco, che va detto è ancora da realizzare. Alcuni mesi dopo ho sollevato un’altra questione che peggiorava la situazione della zona. RFI è obbligata a fare dei lavori di messa in sicurezza idraulica del sistema Mugnone-Terzolle come condizione preliminare alla realizzazione dello sventurato sottoattraversamento della città per i binari della TAV. Messa in sicurezza ritenuta indispensabile per non esporre la città a gravissimi rischi – come ribadisce il Genio civile – ed è comprensibile, visto che i lavori impattano, oltre la falda sotterranea, anche direttamente il Mugnone.  Fra le criticità segnalate dal Genio Civile in una Nota al Comitato di vigilanza (28/3/2011), e di cui era previsto un intervento, c’era proprio la zona a valle di piazza Puccini, in cui doveva addirittura essere rifatto un argine del Mugnone, come anche il ponte del Barco. E questo non è stato fatto.

La beffa per gli abitanti è arrivata dalla  Protezione Civile e da un auto della Polizia Municipale che ha consigliato agli abitanti di salire ai piani alti delle case, in nome del sottattraversamento della città per la Tav.

Piero Campani

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