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Circolo La Gora, la presidente Kira Bezzi: ‘senza aiuti e restando chiusi la situazione sta diventando insostenibile”

Redazione
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di Elisabetta Failla

Moltissimi circoli ricreativi della Toscana, e non solo, sono a rischio chiusura definitiva. Molte di queste realtà associative hanno resistito al primo lockdown di marzo, ma il colpo di grazia potrebbe con il proseguimento della difficile situazione che la Toscana e molte zone del nostro Paese stanno vivendo da novembre. Da domani la nostra regione tornerà arancione e bisognerà aspettare almeno 15 giorni prima di vedere uno spiraglio.

Ma ai problemi economici si uniscono quelli sociali.  A Firenze, nei quartieri anche limitrofi, i circoli, essendo magari l’unico posto di aggregazione della zona, non possono svolgere quell’attività sociale fondamentale per i soci, soprattutto quelli più anziani.

Ne parliamo con Kira Bezzi, da gennaio presidente del Circolo Arci o Società Ricreativa La Gora, in via Volterrana al Galluzzo, nata nel 1898 come Società di Mutuo Soccorso.

“Siamo chiusi ormai da un anno e, nonostante la presenza del bar, quando eravamo in zona gialla non abbiamo potuto fare asporto perché non siamo organizzati per la ristorazione – spiega la presidente – Questo comporta grossi problemi economici perché ormai da un anno dalle amministrazioni locali, regionali e dal Governo non ci sono stati aiuti per sopravvivere, fosse solo per il pagamento delle utenze”. Anzi, dal 2020 il circolo è stato oggetto di lavori strutturali urgenti che saranno terminati a breve. “Lavori – continua – che hanno prosciugato le nostre casse”.

Alla preoccupazione economica si aggiunge quella di non riuscire a organizzare l’attività sociale che, come sottolinea Kira Bezzi, è fondamentale in quanto il Circolo La Gora rappresenta per molte persone l’unico luogo per ritrovarsi, fare quattro chiacchiere o giocare a carte. In passato il circolo ha organizzato tante iniziative: dalla cena medioevale, all’esibizione di un coro gospel, dalle serate musicali alle feste in giardino. Il circolo è grande: un locale di 170 metri quadri su due piani e un ampio giardino che, durante questo ultimo anno, è stato deciso di lasciare comunque aperto a disposizione dei soci.

Il nuovo consiglio direttivo guidato da Kira Bezzi non si perde d’animo è ha tante idee che vorrebbe realizzare appena possibile. “Vorremo tornare appena sarà possibile a ospitare compleanni, riunioni e iniziative di vario genere, feste e mostre, valorizzando magari anche gli artisti che operano in questo territorio – prosegue la presidente –  sfruttando anche il giardino, sempre nel rispetto delle norme per il distanziamento sociale”. Ma oltre a far ritornare il circolo il luogo di incontro per gli anziani il nuovo consiglio direttivo vorrebbe fare iniziative che coinvolgano i giovani. “Ci impegneremo a far sì che questo sia un punto di riferimento importante per le nuove generazioni e non solo – conclude Kira Bezzi – Stiamo pensando anche attività a favore delle donne. Dai corsi di cucina, maglia e uncinetto a quelli di yoga e meditazione fino ad un aiuto per la violenza di genere”.

Intanto lo scorso 10 febbraio al Circolo La Gora è stata fatta una raccolta firme a favore della proposta di legge popolare contro la propaganda del fascismo e del nazismo a cui ha partecipato il presidente del Quartiere 3 Serena Perini,

 

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