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Aquila Energie presenta il suo primo bilancio di sostenibilità fra ambiente e beneficienza

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Supporto alle associazioni del terzo settore, investimenti sul territorio ed attenzione al benessere di dipendenti e collaboratori. Sono alcune delle azioni evidenziate nel primo bilancio di sostenibilità pubblicato da Aquila Energie, azienda attiva nella rete di distribuzione carburanti nel centro Italia con una storia che parte da lontano. L’attività muove infatti i primi passi agli inizi degli anni ’50 grazie all’intuizione di Bruno Cecchi che, grazie ad una visione imprenditoriale, decide di affacciarsi al mondo petrolifero, importando oli lubrificanti dagli Stati Uniti e avendo a disposizione all’epoca solo un magazzino in zona Castello a Firenze. Nel corso del tempo, con scelte corrette e collaborazioni efficaci, l’azienda cresce sempre di più, fino ad arrivare al 2011 quando viene acquisito il marchio Aquila e nasce la rete a marchio aziendale, oggi presente su gran parte del territorio toscano e umbro.
Proprio per le realtà che hanno a cuore i temi legati alla Responsabilità di Impresa e allo Sviluppo Sostenibile, il bilancio di sostenibilità rappresenta lo strumento più efficace per un’azienda per dimostrare, misurare e monitorare l’impatto che le attività di un’impresa hanno dal punto di vista economico sociale e ambientale e a rendicontare gli impegni e i risultati raggiunti. Risultati che, sotto questo aspetto, sono stati ampiamente ottenuti da Aquila Energie.

La relazione è stata pubblicata pochi giorni fa e sottoposta agli stakeholders, ed evidenzia come anche nel corso del 2020 l’azienda fiorentina abbia costantemente lavorato per tradurre concretamente la propria responsabilità sociale d’impresa in un agire sostenibile dal punto di vista economico, sociale ed ambientale. Quest’ultimo punto è dimostrato, in particolare, dai costanti investimenti per ridurre costi di gestione e consumi, ad esempio in su tutti i distributori eroganti metano sono stati installati pannelli fotovoltaici, mentre la maggior parte degli autolavaggi presenti sulle stazioni di servizio è stata dotata di sistemi di ricircolo acqua per la riduzione del consumo della risorsa idrica, così come gli impianti di illuminazione dei piazzali sono stati dotati di lampade a led che riescono ad abbattere i consumi fino all’80% rispetto alla tradizionale illuminazione.

Per quanto riguarda invece il prodotto acquistato, nel documento emerge che il 91,5% proviene da depositi situati in Toscana (Livorno e Firenze), al fine di ottimizzare la logistica e ridurre al contempo gli impatti ambientali correlati al trasporto del carburante.
Per introdurre nuovi servizi al cliente in linea con gli obiettivi di sostenibilità, Aquila Energie ha avviato il progetto “Acqua di Aquila”, che, attraverso l’installazione di una serie di Fontanelli di acqua naturale e gassata in alcune stazioni di servizio della Toscana (Firenze, Castelfiorentino, Sesto Fiorentino), mira a contrastare lo spreco della risorsa idrica e a ridurre l’utilizzo della plastica. Un’idea nata per la volontà di promuovere un passaggio culturale capace di valorizzare la sostenibilità e la responsabilità sociale e che ha visto l’azienda fiorentina protagonista di un’azione di supporto verso le associazioni del terzo settore, con la donazione di 6300 litri d’acqua ad alcune Misericordie ed enti benefici dei Comuni coinvolti.

Notevole attenzione, nel bilancio presentato da Aquila Energie, è dedicata al tema della legalità. La sfida più importante con la quale il settore si sta attualmente misurando è connessa al grande problema dell’illegalità che da molti anni caratterizza il commercio dei prodotti petroliferi a livello internazionale e nazionale e che necessita di essere rapidamente affrontato attraverso la digitalizzazione e l’impiego delle nuove tecnologie. In Italia, in particolare, il fenomeno delle frodi fiscali è estremamente diffuso e consolidato, tanto che nel 2018 è stato stimato un danno erariale pari a 6 miliardi di euro per quanto riguarda l’IVA e a ulteriori 1,5 miliardi di euro con riferimento alle accise. Per dimostrare il proprio impegno e la trasparenza, anche sotto questo aspetto, Aquila Energie oltre a dotarsi di un Codice Etico, ha indotto l’adozione del Modello di Gestione ed Organizzazione (conosciuto come Modello 231), il quale prevede che tutti collaborino, secondo le proprie attribuzioni e competenze, alla tutela dei valori e della cultura aziendali. L’azienda esige da parte degli amministratori, dei dirigenti, dei dipendenti, dei collaboratori esterni, dei partner e dei fornitori il rispetto della normativa in vigore e delle regole dettate dal Modello 231.

Ma l’impegno di Aquila Energie nel sociale è testimoniato anche dal progetto, avviato lo scorso anno, “Energie per la comunità”, grazie al quale l’azienda ha donato buoni carburante a 57 Enti di soccorso, che operano in Toscana e in Umbria e che si sono visti recapitare buoni benzina del valore da 500 a 1000 euro. Si tratta perlopiù di piccole associazioni molto attive, spesso meno coinvolte in progetti di beneficenza perché meno conosciute. Attraverso questa iniziativa Aquila Energie ha potuto non solo fare la sua parte, ma anche rinsaldare i legami con le comunità in cui opera e constatare quanto siano importanti la fiducia e la collaborazione tra le persone, non solo nei momenti di difficoltà. Importante anche l’impegno dell’azienda a favore della cultura locale. Un’azione testimoniata dal progetto “I LaikArt”, organizzato da Mus.E, associazione che cura attività di valorizzazione del patrimonio culturale fiorentino, attraverso la realizzazione di eventi, con il Comune di Firenze e l’ufficio Unesco. Aquila Energie ha sostenuto tale iniziativa che prevedeva l’impiego di un camper dell’arte che ha sostato nelle piazze di Firenze e provincia per 10 serate e grazie al quale è stato possibile godere delle lezioni di relatori qualificati che hanno raccontato il percorso di vita, personale e artistico di Dante Alighieri.
Per quanto riguarda, infine, la forza lavoro si sottolinea che al 31/12/2020 i collaboratori di Aquila Energie erano 11 e tutti assunti a tempo indeterminato. Il 45,5% dell’organico è di genere femminile ed il 63,6% proviene dal territorio toscano. Nel 2020 l’azienda ha poi erogato 583 ore di formazione ai dipendenti (in media 53 ore per dipendente) in gran parte sulle competenze manageriali (gestione meeting, time management, project management, team management). Sono inoltre stati introdotti percorsi formativi per l’acquisizione di competenze specifiche (marketing e comunicazione, qualità e ambiente, competenze informatiche, comunicazione interna).

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