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Zona gialla in 11 regioni. Liguria verso l’arancione

Adnkronos
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Da oggi mezza Italia passa in zona gialla da oggi. Altre 4 Regioni: Lazio, Lombardia, Piemonte e Sicilia lasciano la zona bianca dopo Liguria, Marche, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Calabria, province autonome di Trento e Bolzano.

Tre i parametri che fanno passare dalla zona bianca alla gialla: l’incidenza settimanale dei nuovi contagi ogni 100mila abitanti uguale o superiore a 50 casi, il tasso di occupazione dei posti letto ospedalieri nei reparti ordinari al 15% e quello nelle terapie intensive al 10%. Mentre per quanto riguarda la zona arancione scatta quando l’incidenza sfora i 150 casi per 100mila abitanti, la percentuale di posti letto nelle terapie intensive va oltre il 20% e il tasso di ricoveri in area medica supera il 30%.

Per la Liguria si profila addirittura un possibile passaggio in arancione dal 10 gennaio.

Le regole per la zona gialla non sono poi così diverse da quelle di zona bianca. Una delle principali differenze era l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto. Con l’ultimo decreto del governo è stato però stabilito di estendere questa misura. L’uso della mascherina è stato ‘rinforzato’ in tutta Italia visto che per accedere a mezzi pubblici, treni, aerei, cinema, teatri è necessario indossare la Ffp2. E questo fino al termine dello stato di emergenza, che al momento è fissato al 31 marzo.

Alcune Regioni in giallo stanno adottando misure più restrittive per alcune aree dei loro territori. Come la Calabria, dove sono già passati, fino al 9 gennaio, in zona arancione 11 comuni della provincia di Reggio Calabria. Lo stesso per la Sicilia, dove altri tre comuni si aggiungono a 10 comuni già colorati di arancio.

Fino al 31 marzo, il decreto Natale prevede l’obbligo di Green Pass rafforzato – per vaccinati o guariti – alla ristorazione per il consumo anche al banco in bar e ristoranti. Dal 10 gennaio 2022, poi, il Green pass rafforzato sarà esteso ad altre attività: piscine, palestre e sport di squadra; musei e mostre; i centri benessere; centri termali; parchi tematici e di divertimento; centri culturali, centri sociali e ricreativi (esclusi i centri educativi per l’infanzia); sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò; alberghi e altre strutture ricettive , i servizi di ristorazione; feste di cerimonie civili o religiose; sagre e fiere; centri congressi; impianti di risalita sciistici; mezzi di trasporto compreso il trasporto pubblico locale o regionale.

Fino al 31 gennaio 2022 sono, inoltre, vietati gli eventi, le feste e i concerti che implichino assembramenti in spazi all’aperto; saranno chiuse le sale da ballo, discoteche e locali assimilati, dove si svolgono eventi, concerti o feste aperte al pubblico.

Gli spostamenti con mezzi propri sono liberi in zona bianca così come nella gialla. In zona arancione, invece, ci si può spostare sia in altri comuni della stessa regione che in altre regioni solo per lavoro, necessità, salute o per servizi non sospesi ma non disponibili nel proprio comune. Ok invece agli spostamenti da comuni di massimo 5.000 abitanti, verso altri comuni entro i 30 km, eccetto il capoluogo di provincia.