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Festival di Sanremo 2022. Boom di ascolti per la terza serata. Le pagelle

Lorenzo Ottanelli
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sanremo 2022

La terza serata del Festival di Sanremo 2022 conferma il successo dell’Amadeus-ter. I telespettatori sono 9,4 milioni (contro i 7,4 del 2021) e lo share è al 54%, dieci punti percentuali in più rispetto all’anno scorso. La formula tiene e anche la mancanza di Fiorello è ben rappresentata dagli ospiti, soprattutto ieri dalla coconduzione di Drusilla Foer, perfetta.

La serata parte con il tributo a Mattarella, che ha giurato oggi in Parlamento il secondo mandato da Presidente della Repubblica.

A condurre insieme ad Amadeus stasera c’è la fantastica e fiorentina (anche per questo fantastica) Drusilla Foer, per la prima volta al Festival di Sanremo 2022. Parte comica, poi la gag sul travestimento di Zorro. Divertente e irriverente, è la migliore coconduttrice del Festival del 2022.

Tra gli ospiti Cesare Cremonini, che ha già cantato due medley, e Roberto Saviano con il monologo sulla strage di Capaci.

LE PAGELLE DELLA TERZA SERATA

GIUSY FERRERI – Veste una giacca senza lingerie, come Paola Turci qualche anno fa. Ma non sembra proprio centratissima, però non stecca. La canzone non è brutta ma lontana dalle sue, con il jingle che sembra già sentito, ma belli comunque gli archi. Sembra migliorare alla fine. 6,5

HIGHSNOB & HU – La canzone non è affatto male, come già detto è la quota rap del festival. Lui vestito di nero e lei di bianco a dimostrare la differenza, con abbraccio finale. Un po’ anonimi. 6

FABRIZIO MORO – Torna in total black cantando il suo solito, con la solita retorica che piace. Anche lui con il solito sound, molto ingessato e vicino all’asta, si allontana, si avvicina leggermente al pubblico, poi torna indietro. Ok ma niente di più. 6

AKA 7EVEN – La canzone sembra sempre molto orecchiabile, ma come al primo ascolto è abbastanza banale, un po’ da Amici. Lui ha tanto seguito, soprattutto tra le adolescenti. Ma può riservare sorprese. 7

MASSIMO RANIERI – Una sinfonia classica per una esibizione che ci aspettiamo giusta per chi la canta. Il testo c’è, si ascolta bene ma si sente che ha ritmi antichi e questo lo penalizza. Spiace, Massimo, in fondo stecca anche poco, meno della prima volta di sicuro. 6,5

DARGEN D’AMICO – Qui si balla, si danza, lui ha un bel vestito colorato/floreale. La canzone si fa sentire, non ha testo ma il ritmo è tutto. Sfoggia i suoi occhiali da sole importanti come sempre e fa danzare l’Ariston. Buona l’esibizione, ma non eccezionale. 7

IRAMA – Lui è in una veste nuova per il Festival del 2022. Non è una delle sue più ritmate ma è orecchiabilissima e si sentirà a lungo in radio. Sfoggia i capelli lunghi e qualcuno non ci è rimasto tanto bene. Invece ha fascino. 7,5

DITONELLAPIAGA e RETTORE – Questa è la chimica di cui abbiamo bisogno. Ditonellapiaga è sensuale, la Rettore simpaticissima. Cantano davvero e si balla, forse ancora di più di Dargen D’Amico. Loro si guardano, sono infuocate e pronte a far saltare l’Ariston. Ma il teatro non si scalda. Rettore saluta divertendo con un grande ADDIO. Chissà cosa pensa il Codacons sulla croce al collo di Donatella, magari la porterà in giudizio insieme ad Achille Lauro… 8

MICHELE BRAVI – Entra tutto in rosso e saluta Drusilla. Più forte della prima serata. Lui è così calmo e canta veramente bene una delle sue melodie più classiche. Ha gli occhi determinati, sa di non poter vincere ma è contentissimo così. 7,5

RKOMI – Lui non ha fatto una gran esibizione la prima sera ma la canzone c’è tutta ed è seguitissimo. Stasera con la maglia bianca, i pantaloni neri e i guanti. Meglio, molto meglio della volta precedente. Finalmente si muove e fa muovere. Alleluja. Ora si riconosce l’artista che è. Non perfetto, ma quasi e la canzone oggi si sente davvero. 8

MAHMOOD & BLANCO – Entrano e per il pubblico in sala sembrano già i vincitori. Loro cantano l’amore in modo perfetto. Sentono la canzone meglio di tutti gli altri in gara, c’è una sintonia che non si vedeva da anni sul palco dell’Ariston. Mahmood fa degli acuti perfetti e Blanco canta benissimo. Anche loro in bianco e nero. Michelangelo al pianoforte fa la sua figura (peccato non sia molto inquadrato). Per ora i migliori. 9,5

GIANNI MORANDI – Canta una bella canzone con il tutore prestatogli probabilmente da Sangiovanni (per chi non lo sapesse il colore di quest’ultimo è il rosa tendente al fucsia). Una bella canzone che ricorda gli anni Sessanta, firmata da Jovanotti, ormai sono una coppia perfetta. Come si fa a non amare Gianni? Intanto, son tutti partiti per Fantasanremo, dal prossimo anno tutti allibratori. 8

TANANAI – Primo dei giovani. Ieri stonatissimo. Partono gli archi in una bella intro che si prolunga sulla prima strofa, peccato non la voce sia coperta dalla musica. Nel ritornello stecca. Si diverte, con quel suo modo infantile è simpaticissimo, la canzone è da ascoltare non live. E piace ai giovini. 6,5

ELISA – Torna vestita di bianco e come ieri non stecca mai (ma questo lo sappiamo da sempre). Ha una voce stupenda, non fa niente di strano. Canta magnificamente e la canzone entra in testa benissimo, con gli archi che fanno la loro figura e si sposano perfettamente. E niente, Elisa concorre con Mahmood e Blanco in un altro campionato. 9,5

LA RAPPRESENTANTE DI LISTA – In acronimo LRDL. Anche loro sembrano più a loro agio sul palco e il brano è già nelle nostre orecchie. Un testo azzeccato, ma era meglio Amare dell’anno scorso. Però divertente, bello e loro ci sanno fare, poco da fare. I fiori per tutti, finalmente, alleluia alleluia. 8,5

IVA ZANICCHI – Eccola con un vestito blu, la veterana del Festivàl. Una donna tutta d’un pezzo, con una canzone che però… E anche il modo di cantare è vecchio, non come Gianni Morandi. Non è più il tempo di Zingara. Negli anni Sessanta-Settanta avrebbe fatto gola, oggi meno. 5

ACHILLE LAURO – Dopo il battesimo di martedì ci aspettiamo qualcosa di simile che faccia arrabbiare i più intransigenti, ce lo meriteremmo. Oggi è vestito quasi normale, in nero, ma gli si vede il fisico. La canzone non è niente di che, ma piace sempre di più e lui il palco se lo mangia e fa le scarpe (ma è a piedi nudi) a tutti. Lui si sventola, ma il ventaglio ci vorrebbe a molti a casa. Alla fine fa finta di spogliarsi, lo avremmo voluto in mutande e invece niente. 8

MATTEO ROMANO – Definizione di Virale: canzoncina per ragazzi, ma può piacere e essere cantata anche dagli adulti. Lui è carinissimo, piccolo ma simpatico. Diverso dai coetanei Blanco e sangiovanni. Canta bene e funziona dal punto di vista ritmico. Stagionale perché manca di profondità, soprattutto per il Festival di Sanremo nel 2022. Oggi anche lui è più in forma e si prende il palco. 6,5

ANA MENA – Arriva come una delle star di Disney Channel (c’è ancora?), quasi una Hanna Montana (per chi se la ricorda). Canta una canzone che non è un granché, molto anni Sessanta celentaniana che è stata velocizzata, ma niente di interessante. E lei la canta come tutti la canteremmo. La voce è bella e almeno si usa uno strumento inusuale: la fisarmonica. Poteva però essere meglio. 5,5

SANGIOVANNI – Torna vestito un po’ più di rosa, in “pigiama” dice Drusilla, “in tuta da lavoro” dice sangiovanni. Si divertono e fanno bene. La canzone è una adolescenziale sull’amore molto carina. Lui è forte forte sul palco grazie alla scuola di Amici. Speriamo che questa sua fortuna non finisca presto (ma qualche dubbio ce lo poniamo). Intanto gli adolescenti smaniano per lui e l’anno scorso la sua Malibù è stata la più ascoltata in Italia 7

EMMA – Scende le scale con uno spacco velluto rosso e un sopra pizzo beige. I colori in contrasto riprendono i capelli e il rossetto. Viene accompagnata da Francesca Michielin a dirigere l’orchestra, anche lei in pizzo bianco. La canzone è un po’ così così, non male, non benissimo. Lei canta gesticolando. Amiamo anche le canzoni non urlate e non è questo il caso. 6

YUMAN – Ultimo dei vincitori di Sanremo giovani. Sempre vestito di nero. Il titolo ricorda quello di Malika Ayane ma va bene. La canzone è troppo classica. Non si capisce che pubblico cerchi di intrattenere. Purtroppo il bridge ritornello è carino, ma insomma. Si poteva fare di più, molto di più per valorizzare quella voce profonda. 5

LE VIBRAZIONI – La canzone non parte male, con un accordo che è il loro rivisitato. Fanno quel pop rock che va bene ma dopo un minimo… Bellini, ma niente di che per il Festival del 2022. Suonano bene, lui canta come sa fare ma… mah 5

GIOVANNI TRUPPI – Qualcuno lo ha scoperto qui ma Giovanni Truppi ha diversi anni all’attivo. Torna con la canotta nera e la chitarra in spalla. La canzone al secondo ascolto è molto meglio della prima volta. E tutto torna, anche la bella interpretazione, molto da club indie e non so quanto il pubblico generalista ami questo tipo di musica.

NOEMI – La rossa è in gara per la settima volta. Lei è sempre forte ma mai così tanto da vincere. Sfoggia un vestito che sembra confezionato appositamente per lei, così come la canzone scritta da Mahmood. Lei è forte nell’interpretazione e la sua esibizione è sempre giustamente elegante. Sembra le vada benissimo così e siamo contenti. 7,5

Ecco la classifica finale della terza serata. Mahmood e Blanco in testa, a seguire Elisa. Terzo Gianni Morandi

 

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Le pagelle della seconda serata qui: Sanremo 2022. La seconda serata. Le pagelle in diretta | La Gazzetta di Firenze