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Confprofessioni / il presidente Liserani:”La ripresa stenta a manifestarsi”

admin
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“La ripresa economica del dopo Covid stenta a manifestarsi per quanto riguarda il mondo delle libere professioni in Toscana. Ci sono segnali di ripartenza, legati anche alla ripresa dell’occupazione e del lavoro e che sono frutto del “rimbalzo” conseguente la flessione del 2020, ma l’incertezza impedisce ancora di veder tornare a crescere con decisione il numero dei professionisti, così come le aperture di nuove partite Iva (+17,3% nel 2021 a livello nazionale) non appaiono sufficienti a compensare la perdita registrata nella fase pandemica. Non dobbiamo infatti dimenticare che il tasso di occupazione nel decennio 2009-2019 è cresciuto in Toscana del 2,2%, mentre dal 2019 al 2020 si è registrato un calo dello 0,8%. Senza contare che il numero dei liberi professionisti attivi, cresciuto del 12,1% nel decennio 2009-2019, ha poi subito un calo del 6,8% in un solo anno, tra il 2019 e il 2020. Professionisti attivi passati in soli dodici mesi da 110.157 a 102.619 unità. Addirittura se si prendono in esame i giovani professionisti under 34 si nota come nel 2009 in Toscana se ne contavano 19.545, mentre nel 2019 siamo scesi a 17.842 (-8,7%) e nel 2020 addirittura a 17.340 (ancora un -2,8%)”.

E’ una prima analisi della situazione attuale quella fatta dal presidente di Confprofessioni Toscana, Ivo Liserani, che parla di “crescita rallentata” e ricorda come i liberi professionisti in Toscana hanno un peso economico consistente, considerato che si parla di oltre 110mila persone, chiamate a svolgere funzioni essenziali nel sistema. “Detengono un ruolo chiave nel processo di terziarizzazione – prosegue Liserani – e il loro contributo si realizza anche in termini di creazione di lavoro dipendente. Ma nonostante questo c’è purtroppo da sottolineare come troppo spesso non siano tenuti in adeguata considerazione in termini di rappresentatività quali parti sociali. Servirebbe maggiore interlocuzione anche di fronte a questioni che dovrebbero vederli coinvolti, come la pianificazione dello sviluppo economico e le questioni inerenti il mondo del lavoro”.