“Abbiamo segnalazioni da parte di donne che volevano interrompere la gravidanza e da diverse associazioni femministe, che in Umbria sta già accadendo quello che sta accadendo in Ungheria dove da oggi le donne che intendono interrompere la gravidanza, saranno costrette ad ascoltare il battito del feto”. Così Elisabetta Piccolotti di Sinistra Italiana in una conferenza stampa alla Camera sulla 194.
“In Umbria non c’è una norma in tal senso che in diversi centri sanitari questa pratica viene eseguite. Alcune donne ci hanno detto che sono dovute andare più volte in ospedale perchè essere nelle prime settimane in battito del feto non era possibile ascoltarlo. Si tratta di un fatto gravissimo, una pressione psicologica brutale, una forma di criminalizzazione tesa a far nascere sensi di colpa”.
“Chiediamo al ministero della Sanità di inviare ispettori per accertare che queste segnalazioni corrispondano al vero e se in Umbria e magari in altre regioni c’è questa pratica”.