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Chiesto il rinvio a giudizio di Verdini per il Credito Cooperativo

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denis_verdini1Chiesto il rinvio a giudizio per Denis Verdini, coordinatore nazionale del Pdl, per Marcello Dell’Utri e altre 67 persone, nell’ambito dell’inchiesta sulla gestione del Credito Cooperativo Fiorentino, la banca di cui Verdini era presidente. Fra i reati che i pubblici ministeri fiorentini Luca Turco e Giuseppina Mione ipotizzano, bancarotta e truffa. Sara’ il giudice per le indagini preliminari a dover decidere se archiviare il procedimento o accettare le richieste dei pm. Nell’avviso chiusura indagini gli indagati erano 72, piu’ due societa’. L’inchiesta sul Credito Cooperativo fiorentino (Ccf), presieduto da Verdini fino al 2010, ha incrociato anche quella senese su Mps, in particolare per un prestito da 150 milioni concesso nel 2008 da un pool di banche all’impresa Btp. Nelle scorse settimane, i magistrati senesi che indagano su Mps e quelli fiorentini titolari dell’inchiesta sul Ccf hanno anche ascoltato insieme, come persone informate sui fatti, alcuni esponenti politici del Pd ed ex Pdl su un documento che ha in calce i nomi di Verdini e dell’esponente del Pd senese Franco Ceccuzzi, nel quale si parla di accordi che riguardano sia Mps sia alcune amministrazioni locali. Questi ultimi atti sarebbero finiti in un nuovo fascicolo e non sarebbero quindi menzionati nella richiesta di rinvio a giudizio per il Ccf. La richiesta di rinvio a giudizio – trasmessa dai pm al gup – e’ stata depositata anche dal pg, oggi, durante l’udienza in corte d’appello civile a Firenze sul reclamo dei vertici del Ccf contro l’insolvenza della banca dichiarata dal tribunale civile di primo grado. Proprio in seguito alla dichiarazione di insolvenza, i pm fiorentini contestarono la bancarotta, che sarebbe legata a una serie di ‘distrazioni’, fra cui una da 3,2 milioni nei confronti di Dell’Utri. Fra i reati ipotizzati nell’indagine anche l’associazione a delinquere finalizzata all’appropriazione indebita. La truffa ai danni dello Stato e’ invece riferita a circa 20 milioni di contributi all’editoria per tre giornali locali toscani i cui editori sarebbero riferibili a Verdini.

Fonte AGI e ANSA

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