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A Venezia 93 milioni dal governo per “il Bosco dello Sport”, il Franchi resta al palo. Ecco perché: Brugnaro realizza lo stadio con i soldi del comune

admin
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Leggere le locandine di questa mattina dei quotidiani cartacei sembra che il Governo si sia comportato in modo diverso fra Venezia e Firenze.  Ma non è completa la notizia perché il governo ha MANTENUTO LE DIRETTIVE EU liberando i contributi per la realizzazione del BOSCO DELLO SPORT . LO STADIO

Brugnaro è riuscito a trovare i contributi fra le pieghe del bilancio comunale per la realizzazione dello stadio. Nessun cambiamento rispetto a prima solo che il sindaco di Venezia non ha fatto altro che mettere in atto le disposizioni dell’Europa e dello Stato. E Nardella o forse la direzione di Palazzo Vecchio ha preferito andare allo scontro che trovare una soluzione diversa. Alla Brugnaro con il colloquio e le trattative nel rispetto delle disposizioni europee e nazionali.

Rivalutazione di un comprensorio attorno allo stadio nel Bosco dello sport  e non una Rivalutazione di un quartiere come Campo Marte che è il migliore della città dove non c’è bisogno di recuperarlo dal degrado.

Venezia sì, Firenze no. Almeno non ancora. A 5 giorni dal ricorso al Tar contro il governo annunciato da Palazzo Vecchio la destra risponde con uno schiaffo al Franchi (come scrive Repubblica) ma soprattutto a Dario Nardella. Il Ministro dell’interno, di concerto con quelli dell’economia e delle finanze e per gli affari europei, ha deciso di assegnare al Comune di Venezia 93,5 milioni di euro per il finanziamento del progetto del “Bosco dello Sport” di Venezia.

BRUGNARO UN 5 A 0 A NARDELLA. ANCORA UN ERRORE DELLA DIREZIONE GENERALE DI PALAZZO VECCHIO

Nardella invece è andato alla guerra col governo. Ipotizzato e lungamente ponderato da settimane il ricorso giudiziario del Comune contro il taglio delle risorse per la ristrutturazione del Franchi è adesso realtà. Una determinazione dirigenziale della Direzione generale dello scorso 15 giugno, la numero 05073, autorizza l’avvocatura comunale a ricorrere in giudizio presso il giudice amministrativo competente (il Tar) contro il decreto interministeriale del 28 aprile scorso con cui il governo ha tagliato i famosi 55 milioni di euro all’operazione stadio di Firenze.