Home CRONACA Tiziano Renzi e Laura Bovoli / Assoluzione in Cassazione per fatture false

Tiziano Renzi e Laura Bovoli / Assoluzione in Cassazione per fatture false

Adnkronos
198
0

La Cassazione ha confermato l’assoluzione nei confronti di Tiziano Renzi e la moglie Laura Bovoli, genitori dell’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi e attuale leader di Italia Viva, nel processo per emissioni di fatture false. In particolare, i giudici della Suprema Corte hanno dichiarato inammissibile il ricorso del Procuratore generale della Corte di appello di Firenze contro la sentenza di assoluzione emessa il 18 ottobre 2022. Con la sentenza, è stato invece accolto il ricorso del Procuratore generale della Corte di appello di Firenze annullando con rinvio per nuovo giudizio ad altra sezione della Corte di appello di Firenze la sentenza di assoluzione emessa nei confronti di Luigi Dagostino “limitatamente al reato al capo 3 ex art. 48 cod. pen., 2 d.lgs. n.74 del 2000”.

Inoltre i supremi giudici hanno rigettato il ricorso proposto da Dagostino contro la sentenza di condanna emessa dalla Corte di appello di Firenze il 18 ottobre 2022 per il reato “di cui al capo 4, ex art. 640, 61, n.7 e 11, cod. pen. e lo ha condannato al pagamento delle spese processuali nonché alla rifusione delle spese di rappresentanza e difesa sostenute nel presente giudizio dalla parte civile Tramor s.r.l. liquidate in complessivi euro 3.300, oltre accessori di legge”.

“Con la decisione della Corte di Cassazione di oggi si chiude un processo, quello contro i miei genitori, che non avrebbe mai dovuto essere aperto. Solo l’ostinazione pervicace e ideologica della procura di Firenze ha costretto lo Stato italiano a spendere centinaia di migliaia di euro del contribuente per una vicenda giuridicamente inesistente”, dice Renzi.

“Non esiste risarcimento per la sofferenza di tutta la famiglia in questi anni. Ma la definitiva assoluzione dimostra – una volta di più – che fare le battaglie in tribunale e affermare la verità è il modo più serio di rispettare le Istituzioni contro chi usa alcune procure come arma politica nei confronti degli avversari”, conclude.