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Israele / Erdogan tratta con Hamas per rilascio ostaggi

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Il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, sta negoziando con Hamas per ottenere il rilascio degli oltre 100 ostaggi che l’organizzazione terroristica palestinese, dopo l’attacco di sabato contro Israele, ha portato nella Striscia di Gaza. Lo ha riferito la tv privata Haberturk, precisando che Erdogan ha avviato questo processo come parte dei suoi sforzi per prevenire un’ulteriore escalation delle tensioni nella regione.

Mentre Israele prosegue verso l'”offensiva finale” contro la Striscia di Gaza, con il rischio di un numero elevatissimo di vittime tra i civili, gli Stati Uniti sono impegnati su due fronti: il sostegno a Israele è totale, come dimostra l’imminente arrivo del segretario di Stato Antony Blinken, ma prosegue anche l’azione diplomatica per evitare che la popolazione di Gaza venga massacrata. “Stiamo discutendo attivamente con gli israeliani e l’Egitto riguardo ad un corridoio sicuro per l’uscita degli stranieri da Gaza e l’ingresso degli aiuti nella Striscia”, dice il portavoce del Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca, John Kirby.

Secondo Washington, intanto, sono 17 i cittadini americani che risultano dispersi, forse perché tenuti in ostaggio a Gaza, dopo l’attacco di Hamas. Ad aggiornare il dato è la portavoce della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, durante un punto stampa. Nelle stesse ore il Dipartimento di Stato fa sapere che sono almeno 22 gli americani che sono morti negli attacchi in Israele.
Sono undici i dipendenti dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) sono stati uccisi da sabato negli attacchi aerei israeliani sulla Striscia di Gaza. “Siamo molto rattristati nel confermare che 11 colleghi dell’Unrwa sono stati uccisi dal 7 ottobre nella Striscia di Gaza”, ha affermato l’Agenzia Onu in una nota, senza specificare se si tratti di personale palestinese o straniero. L’Unrwa ha precisato, tuttavia, che tra le vittime si contano cinque insegnanti, un ginecologo, un ingegnere, un consulente psicologico e tre membri dello staff di supporto.

Cinque membri dello staff della Federazione Internazionale delle Società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (Ifrc – acronimo in inglese), tra cui quattro paramedici, hanno perso la vita. “L’Ifrc è sconvolta nel confermare la morte di cinque membri della nostra rete a causa delle ostilità armate in Israele e nella Striscia di Gaza”, si legge in una nota della Croce Rossa.

Intanto, si diffondono news secondo cui il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, avrebbe espresso l’intenzione di recarsi in visita in Israele per mostrare solidarietà al governo di Tel Aviv. Lo ha riferito Axios, citando funzionari ucraini e israeliani, secondo i quali l’ufficio di Zelensky avrebbe inviato una richiesta ufficiale all’ufficio del primo ministro Benjamin Netanyahu, chiedendo di coordinare una visita. Le fonti precisano che le discussioni sarebbero ancora a livello preliminare e che non sarebbe stata ancora ipotizzata una data per la visita.