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‘Firenze Democratica’, Fuga dal Pd targato Nardella di 3 consiglieri in comune e 12 eletti nei quartieri. Lista civica con Del Re. Funaro rincorre i fuggitivi

admin
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Nasce un nuovo gruppo in consiglio comunale a Firenze composto da 3 consiglieri comunali e da 12 eletti di quartiere che non hanno votato il percorso deciso dai vertici del partito locale per arrivare a far votare il no alle primarie alla prima e unica assemblea convocata a Firenze sul tema, dove pure è stato votato un nome unico come candidata a sindaco in vista delle elezioni del 2024.

Senza ancora un programma e senza una coalizione definita. “Da tempo lamentiamo che il partito democratico di Firenze è chiuso in se stesso, non dialogante e insofferente a chiunque non sia allineato ai vertici del partito stesso” affermano i consiglieri che hanno costituito il nuovo gruppo.                                       Cecilia Del Re candidata                                                            sindaca

“Anche nel percorso che ha portato all’assemblea cittadina dello scorso 4 dicembre, abbiamo assistito a mancanza di trasparenza e dialogo in cui non è possibile riconoscersi, non solo perché le eventuali minoranze meritano rispetto, ma perché è evidente la volontà di una parte di far finta che l’altra non esistesse perché non allineata e quindi non voluta nel partito.

Quali membri del partito democratico di Firenze abbiamo ripetutamente chiesto ascolto e rispetto per la nostra voce, ma ogni nostra richiesta, compresa quella di accesso agli atti della direzione e dell’assemblea rivolta al segretario cittadino, è stata ignorata dai vertici del partito locale. Anche noi rappresentiamo tanti elettori pd, iscritti e cittadini che ci hanno dato il loro mandato nel 2019, ma che oggi sono disorientati rispetto a quanto sta avvenendo.

Abbiamo tra di noi sostenuto mozioni diverse all’ultimo congresso, a conferma che la divisione non è correntizia ma di come viene gestito il partito locale in cui non tutti hanno pari dignità e, anzi, alcuni vengono accompagnati alla porta. E dove persone che “osano” avere pensieri diversi rispetto ai vertici, ma ben presenti nella base del partito e non solo, vengono cacciati da un giorno all’altro, come successo nel caso della revoca delle deleghe all’ex assessora Del Re, o perché non “utili” per ragioni correntizie, anche se eletti con il massimo delle preferenze, come nel caso della revoca delle deleghe dell’ex assessore Martini. Continueremo a garantire l’appoggio alla maggioranza sul programma di mandato, mentre sulle questioni nuove che dovessero emergere valuteremo di volta in volta il nostro voto, sempre pronti al dialogo e al confronto”.

Sara Funaro: “Ripensateci, c’è posto per tutti e mi offro come garante” 
“Lasciare una grande comunità secondo me è un errore. Abbiamo imparato insieme, proprio vivendo e crescendo nella stessa comunità, che il valore dello stare insieme è la cosa che rende unico e forte il Partito democratico. Le porte sono aperte e lo resteranno”. Lo dice Sara Funaro, commentando le notizie relative alle scelte di Cecilia del Re e dei suoi sostenitori. “Vi invito a ripensarci – ha continuato Funaro -, il Pd è la casa di tutti e chi se ne va secondo me sbaglia, sempre. In queste settimane ho provato a cercare un incontro con Cecilia; farò ogni sforzo per tenere unito il Pd. Credo sia giusto restare nel partito anche quando non si condividono alcune scelte, sebbene prese a larga maggioranza. Riprendiamo il dialogo e il confronto, sono pronta a farmi carico di garantire lo spazio politico necessario anche per chi ha idee diverse. Se volete bene alla comunità democratica ripensateci, vediamoci e confrontiamoci”.