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Bagagli smarriti all’aeroporto di Peretola venivano “alleggeriti”. Arrestati due dipendenti

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bagagli aereoportoProfumi, vestiti griffati e computer erano tra gli oggetti più gettonati da quella che era diventata una  vera e propria organizzazione a delinquere che per chissà quanto tempo ha lucrato sul deposito oggetti smarriti dell’aeroporto di Peretola. I due dipendenti responsabili dei furti sono stati incastrati dalla Polizia di Frontiera di Firenze in un’indagine della procura del capoluogo toscano che ha portato a perquisizioni e provvedimenti restrittivi nei confronti di addetti alla custodia e consegna di bagagli a domicilio.  Dopo aver ripulito degli oggetti di valore i bagagli dei clienti dell’aereporto i due li rivendevano in una rete che sembra avere una profondità maggiore di quanto presunto e sulla quale gli inquirenti stanno indagando. Nel frattempo i due ladri sono stati arrestati e sono in attesa di giudizio con l’accusa di furto aggravato.

 Nell’aeroporto di Firenze, infatti,è stato specificato che i bagagli smarriti (in gergo ‘rush’) vengono affidati ad una societa’ esterna, che si serve di alcuni corrieri per recapitarli ai proprietari, sia in Italia sia all’estero.  Tra gli oggetti rubati anche scarpe di marca, sigarette dalla Bielorussia, orologi, Ipad, souvenir. L’indagine, coordinata dal pm Tommaso Coletta, ha accertato che i furti avvenivano nel magazzino dell’aeroporto diFirenze dove transitavano i bagagli ‘smarriti’ in attesa di essere restituiti, tramite corrieri, ai rispettivi proprietari. La polizia di frontiera ha trovato parte della refurtiva nelle abitazioni dei due arrestati dopo perquisizioni. Altra sarebbe stata rivenduta, anche tramite eBay. In tutto sono 17 i furti attribuiti ai due arrestati, con la presunta complicita’ di altri soggetti, su oltre un centinaio di casi denunciati. La polizia di frontiera di Firenze ha gia’ restituito – anche negli Usa – alcuni oggetti rubati. Secondo quanto emerso, i due addetti arrestati, che sono un corriere e il dipendente di una cooperativa di servizi incaricata nello stesso magazzino, aprivano i bagagli impossessandosi di oggetti di valore, seguendo una tecnica definita in gergo anche ‘pilferage’, cioe’ l’apertura delle valigie per sottrarre dall’interno solo cose di interesse, selezionate. La polizia ha filmato con telecamere nascoste queste operazioni che si svolgevano principalmente nel magazzino di raccolta e smistamento del servizio ‘lost and found’. Nell’aeroporto di Firenze, infatti, e’ stato specificato che i bagagli smarriti (in gergo ‘rush’) vengono affidati ad una societa’ esterna, che si serve di alcuni corrieri per recapitarli ai proprietari, sia in Italia sia all’estero

 

GL Caramelli

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