Home VETRINA Fiorentina ad un passo dall’Europa. LE PAGELLE, molte conferme qualche delusione

Fiorentina ad un passo dall’Europa. LE PAGELLE, molte conferme qualche delusione

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FIORENTINA VS ROMAEra il più atteso di tutti anche perché tornava nella sua città, nella squadra che l’ha portato in Italia fin dal giovane dopo averlo visto giocare al torneo di Viareggio. parliamo di Larrondo che non è riuscito a entrare in partita. Proviamo a giustificare il tutto con l’emozione, ma i dubbi sono molti. Stessa posizione nel giudizio per Jovetic al quale va aggiunto Toni che si è mangiato il gol della traqnuillità. Chi ha confermato progressi fra quelli sotto osservazione è stato il marocchino El Hamdaoui.

VIVIANO 6+ : Praticamente inoperoso per ottanta minuti, poi viene messo sotto pressione dai tentativi disperati del Siena nel finale. Tante palle scaraventate in area di rigore sulle quali si fa rispettare con buone uscite alte. E, per concludere, un intervento provvidenziale all’ultimo minuto di recupero.
SAVIC 6,5: Torna titolare dopo la squalifica scontata contro la Roma e il suo peso si fa sentire. Ma non è solo forte fisicamente, è anche un difensore intelligente che non commette falli ingenui e che sa adattarsi a più ruoli. Insomma, un piccolo tesoro arrivato grazie alla cessione di Nastasic che ha anche portato un bel gruzzolo nelle casse viola.
GONZALO RODRIGUEZ 7: Se contro la Roma aveva fatto storcere la bocca per il duello aereo perso con Osvaldo che è costato la partita, stasera si riprende la gloria, con gli interessi, firmando una rete che, probabilmente, spalanca le porte dell’Europa alla Fiorentina. Il giusto suggello a una partita sontuosa nella quale torna un muro invalicabile capace, come pochi difensori in Italia, di far anche ripartire la manovra con la saggezza dei grandi.
COMPPER 6,5: In Italia lo conoscevano in pochi, ma sta dimostrando di essere stato un acquisto più che azzeccato. Lo strapotere atletico è solo una delle sue caratteristiche positive. Perché è anche dotato di buona tecnica e senso della posizione. Se continua così il posto da titolare non glielo toglierà più nessuno.
PASQUAL 6,5: Ha uno score incredibile in fatto di cross riusciti ed assist e anche a Siena rimpingua il suo bottino. Prima servendo l’assist per il gol di Gonzalo Rodriguez, poi mettendo Toni nella condizione di segnare a porta vuota. E non è certo colpa sua se il bomber colpisce una traversa clamorosa. Da quando Prandelli lo metteva in panchina ha fatto passi da gigante. Ma questa è, certamente, la sua miglior stagione della carriera.
MIGLIACCIO 6+: Era quasi sparito, ma si fa trovare pronto, dimostrando di non aver perso la voglia di lottare lì nel mezzo. Di testa è praticamente insuperabile e quando c’è da martellare non si tira mai indietro. Caratteristiche inedite per il centrocampo viola che, in una gara come quella del Franchi di parte bianconera, servono come il pane.
BORJA VALERO 6,5: L’assenza di Pizarro lo porta a vestire i panni del regista. Il risultato è lo stesso di sempre: tocchi magistrali, veroniche, lanci millimetri e, pezzo raro, anche un tiro ad effetto che si stampa sul palo. E meno male che non era fisicamente al top.
MATI FERNANDEZ 6: Entra subito in partita e per lui è una novità. Ci mette lo zampino nell’azione del gol del vantaggio, con un passaggio millimetrico in profondità da cui nasce lo spunto di Pasqual per Gonzalo Rodriguez. Partecipa anche alla fase difensiva, aiutando la squadra nei ripiegamenti. Nel complesso, a parte qualche conclusione fallita, è positivo. Finalmente. Dal 26’ st ROMULO: Qualche accelerazione e tanto contenimento nel momento di difficoltà finale.
CUADRADO 6,5: La sua percentuale nel dribbling è roba da marziani. Salta sempre l’uomo, in modo secco, tanto che i difensori non possono far altro che abbatterlo. E quando non riescono a prenderlo allora crea sistematicamente i presupposti per un’azione da gol. Nel finale spreca un paio di contropiede, ma lascia il segno sulla partita e soprattutto su una stagione che lo ha consacrato come la migliore ala destra della Serie A.
LARRONDO 5: Torna a Siena, dove ha giocato per anni e ripiomba nella mediocrità assoluta. Controlli a seguire da far invidia al buon Ciccio Graziani (ci scusi il grande bomber per il paragone). Conclusioni in porta da mani nei capelli e anche di testa ne prende poche. Insomma un centravanti che c’entra poco con questa Fiorentina. A meno che non ritrovi i numeri mostrati a Bergamo. Dal 15’ st EL HAMDAOUI 6: Le sue scorribande nel finale di partita a Siena aumentano il rimpianto per il giocatore che potrebbe essere, se avesse più continuità. Viaggia a intermittenza, ma quando si accende sfodera grandi numeri che rendono quasi micidiale il contropiede viola.
JOVETIC 5,5: Parte benissimo, con una mezza rovesciata volante che costringe subito Pegolo agli straordinari. Poi si spegne, galleggiando ai margini della partita. Eppure Montella lo ha anche riportato nel ruolo che predilige. Prima di uscire torna protagonista con un paio di dribbling ubriacanti. Ma non può bastare. Perché da uno come lui ci si attende molto di più di una misera conclusione in porta. Sta diventando un oggetto misterioso, ma ha ancora due giornate per ritrovarsi e per dimostrare di valere il suo prezzo, fissato a 30 milioni da i Della Valle. Dal 37’ st TONI 5: Se la Fiorentina non avesse vinto a Siena il suo errore a porta spalancata sarebbe stato imperdonabile. Con i tre punti in tasca fa solo sorridere, ma non è il caso di ripetersi.
MONTELLA 6,5: Senza Pizarro e Ljajic e con mezza squadra acciaccata, riesce a mettere insieme una bella Fiorentina che per ottanta minuti domina il Siena, rischiando a più riprese di dilagare. Il difetto è sempre lo stesso: la squadra è poco cinica e rischia di sciupare tutto perché non chiude quasi mai le partite prima del 90’. Certo che se nel mezzo all’attacco ci fosse un centravanti vero, come era lui quando vestiva maglietta e calzoncini, allora le cose potrebbero essere più facili.

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