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Pitti chiude in crescita. Compratori in aumento del 4,5% con russi e giapponesi in testa

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Kolor-ph-Vanni-Bassetti-19Calato il sipario su Pitti Uomo n.84, la coloratissima edizione del salone dell’abbigliamento maschile che chiude oggi con i suoi 1043 marchi partecipanti, i riflettori puntano su Milano Moda Uomo, che vedra’ 37 sfilate in quattro giorni, fino al 25 giugno, dai grandi nomi della moda, Versace, Prada, Gucci, Giorgio Armani, Dolce e Gabbana, fino ai designer emergenti, come Andrea Incontri e Andrea Pompilio, ospite sulla passerella di Giorgio Armani. Intanto da Pitti Immagine, i primi dati del salone dell’Uomo dimostrano quanto il made in Italy, nonostante le mille difficolta’ dovute alla crisi, stia ‘eroicamente’ resistendo. I primi dati sull’affluenza dei compratori provenienti da oltre cento paesi risultano in crescita del 4.5% rispetto all’edizione di giugno 2012. I piu’ numerosi sono tedeschi e giapponesi, entrambi ben oltre quota 800, ed entrambi sui livelli del 2012. In forte aumento Russia, Stati Uniti, Cina, Corea, Turchia, Hong Kong. Dal Sud Est asiatico aumenti significativi per Singapore, Taiwan, Malaysia, cosi’ come dall’Asia Centrale (Kazakistan, Azerbaigian e altri) e dal Medio Oriente (Emirati e Arabia Saudita). In aumento i compratori indiani. In Europa leggere flessioni per Francia, Gran Bretagna, Spagna e Olanda, ma forti recuperi per Svizzera, Belgio, Portogallo e l’insieme del Nord Europa (molto bene Danimarca e Norvegia). Ottimi risultati anche dall’Est europeo: Ucraina, Polonia, Repubblica Ceca, Romania). Dagli altri continenti buone notizie da Messico, Colombia, Australia e Marocco. Pitti Uomo n.84 chiude dunque i battenti con soddisfazione per gli organizzatori, ma soprattutto per i partecipanti. Grande successo per le novita’ dell’abbigliamento che vedremo nelle vetrine la prossima primavera-estate, dominato dai colori e dai capi reversibili, sopra nylon antivento e sotto tessuti da giacca: bel risparmio, ne paghi uno e hai due capi nell’armadio! Buona accoglienza anche alle novita’ piu’ trendy, come gli stampati floreali, che hanno avuto ieri la loro consacrazione con le sfilate delle collezioni della stilista italo-haitiana Stella Jean, con il suo dandy wax in camicia a disegni pappagalli in amore e pantaloni a righe, e con quella del brand giapponese Kolor, firmato dallo stilista Junichi Abe, che con la collezione ”Felicita”’ ha sdoganato il blazer a fiorellini portato sui bermuda sartoriali doppiati in chiffon. Anche girando fra gli stand di Fortezza il colpo d’occhio era una girandola di colori: tonalita’ sorbetto, dal pistacchio al celeste, dall’arancio al rosso fragola (Aquarama) per giacche capospalla e camicie, ma anche colori accesi come turchese, giallo papaja, lime, bluette. Cromie accese perfino per i cappelli: Barbisio li propone anche in giallo, rosso e blu cobalto. Colori squillanti anche per le giacche di Angelo Nardelli (giallo limone, fragola e verde prato), da Paoloni, da Massimo Rebecchi e da Domenico Tagliente. Colore anche nella nuova maglieria di Cruciani che annuncia a mezzo di Luca Caprai, un aggressivo piano di retail nei prossimi tre anni per Cruciani C, il brand dei noti bracciali di macrame’ che fa parte del gruppo e ora griffa anche altri accessori, borse e foulard: 400 nuovi negozi di cui 100 in Italia, 300 all’estero, e una Fondazione Cruciani per l’arte contemporanea.

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