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Lutto nel mondo del calcio, morto Borgonovo. Il cordoglio dei Della Valle

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borgonovo E’ morto oggi Stefano Borgonovo. Lex calciatore del Milan e della Fiorentina aveva 49 anni e da lungo tempo lottava contro la Sla. Il campione di Giussano lascia la moglie Chantal e ai figli Andrea, Alessandria, Benedetta e Gaia.  “Ciao Stefano! Ciao Caro! Sempre con Te!”, cosi’ lo ricorda il sito del Milan. Grande amico di Carlo Ancelotti, di Mauro Tassotti, di tutto il Milan, campione di quella Brianza cui il presidente Berlusconi e Adriano Galliani sono legatissimi. “Contro la Sla, contro la “stronza”, Stefano e il Milan hanno fatto tutto quello che potevano, la partita per questa volta l’ha vinta lei ma tanti gol glieli abbiamo fatti”, scrive ancora il sito rossonero. “Tutta Fondazione Milan ha lavorato e lavorera’ ancora con Chantal, per fare ancora di piu’ oggi che Stefano non sara’ piu’ fisicamente con noi. L’eroe di Monaco di Baviera (suo il gol decisivo per la qualificazione alla Finale di coppa dei Campioni del 1990 contro il Bayern), e’ diventato un esempio di vita. Tutte le visite di Roberto Baggio, di Pippo Inzaghi, di David Beckham, di tanti altri non sono state inutili. Sono state vita. Vita vera, vita sentita e vissuta. Fino in fondo”.

LA CARRIERAHa esordito in Serie A pochi giorni prima del suo diciottesimo compleanno, il 14 marzo 1982 con la maglia del Como contro l’Ascoli. Nelle due stagioni seguenti ha giocato sempre con i lariani fra i cadetti, per passare nel 1984 alla Sambenedettese con cui disputa un campionato segnando 13 gol. Torna l’anno seguente al Como, in Serie A, disputando un’altra stagione con 10 gol, a cui seguono altre due annate tra gli azzurri.

Fiorentina 

Nel 1986 viene acquistato per 4 miliardi di lire dal Milan, che lo lascia al Como per altre due stagioni e successivamente lo gira in prestito alla Fiorentina. In maglia viola forma una coppia d’attacco con Roberto Baggio, soprannominata “B2”. I due giocatori realizzano 29 dei 44 gol totali messi a segno in campionato dalla Fiorentina: 14 per Stefano Borgonovo, 15 per Roberto Baggio. Un suo gol di testa al 90′ su corner di Baggio regala ai viola la vittoria per 2-1 sulla Juventus [14], e un’altra rete all’85’ sancisce il 4-3 contro l’Inter capolista e futura campione d’Italia: Borgonovo intuisce il retropassaggio di Beppe Bergomi a Walter Zenga, lo intercetta con uno scatto fulmineo e deposita la palla in rete.

stefano borgonovo-baggioSempre nel 1988 Borgonovo viene chiamato in Nazionale, con cui esordisce il 22 febbraio 1989 nella ripresa contro la Danimarca. Nel giro di un mese colleziona 3 presenze, le sole della sua carriera, dopo quelle nell’Under-21 del 1985.
Al termine della stagione il Milan, proprietario del cartellino di Borgonovo, richiama l’attaccante a Milano. Borgonovo vuole restare a Firenze, città alla quale è ormai legatissimo: insiste quindi con Adriano Galliani affinché gli venga concesso almeno un altro anno di prestito, ma la sua richiesta non viene esaudita.
Milan
Rientrato al Milan, segna un gol nel 3-0 contro il Cesena alla prima di campionato, e una tripletta al Galatasaray. Dopo due mesi si infortuna gravemente al ginocchio.
Operatosi a Firenze per sua volontà,  rientra in tempo per dare il suo contributo nella vittoria finale in Coppa dei Campioni, segnando gli unici due gol in trasferta della squadra (ad Helsinki e in semifinale contro il Bayern Monaco). Nelle due partite di semifinale contro il Bayern Monaco, all’andata il Milan passa in casa per 1-0 con un rigore di Marco van Basten fischiato per un fallo su Borgonovo, mentre al ritorno segna il gol in trasferta che, nonostante la sconfitta per 2-1, spinge il Milan verso la finale.
Dopo il Milan
Al termine della stagione torna alla Fiorentina nel frattempo passata a Mario Cecchi Gori, che come primo acquisto annuncia proprio Borgonovo,[senza fonte] per 8 miliardi di lire.
Dopo due stagioni (42 presenze e 7 gol tra campionato e Coppa Italia), nel 1992 lascia la Fiorentina e si trasferisce al Pescara. A Pescara segna 9 gol, retrocedendo a fine stagione.
A gennaio dell’anno successivo, durante il mercato di riparazione, Borgonovo torna in Serie A passando all’Udinese con cui segna 5 gol in 12 partite, tra cui la sua ultima doppietta in Serie A nella sfida salvezza contro la Cremonese (3-3) che non basta ad impedire la retrocessione della squadra friulana. Proprio a Udine chiude nel 1996 la carriera, dopo la parentesi di un anno al Brescia: nelle ultime due annate non riesce mai ad andare in gol.
Allenatore
Passano un po’ di anni prima che Borgonovo muova i primi passi da allenatore, tutti compiuti all’interno della società che l’ha visto crescere, il Como, con le diverse formazioni giovanili. Lascia nel 2005 per problemi di salute.

 Cordoglio Diego e Andrea Della Valle  ”Stefano e’ stato e continuera’ ad essere un esempio per il coraggio, la tenacia e la serenita’ con cui fino all’ultimo ha combattuto la sua malattia sul campo e vorremmo ricordarlo sempre con lo stesso sorriso e la serenita’ che ci ha trasmesso in occasione del nostro incontro a Firenze, in una indimenticabile serata”. E’ quanto afferma in una nota – il presidente della Fiorentina Andrea Della Valle che esprime ”profonda commozione” per la morte di Borgonovo insieme alla dirigenza ed a tutta la Fiorentina. ”Diego e Andrea Della Valle e la societa’ viola – prosegue la nota – si uniscono al cordoglio di tutto il calcio italiano e si stringono con affetto alla moglie Chantal, ai figli Andrea, Alessandra, Benedetta, Gaia e a tutta la famiglia Borgonovo in questo momento di grande dolore”. Borgonovo aveva giocato con la maglia viola nella stagione 1988-89 e tra il 1990 e il 1992. ”Nella sua carriera – si legge nella nota della Fiorentina – aveva indossato la maglia della Nazionale 3 volte e aveva iniziato la carriera da allenatore nel 2000. Nel 2008 aveva annunciato di essere stato colpito dalla Sclerosi laterale amiotrofica, ‘la stronza’, cosi’ chiamava la malattia che oggi ci ha portato via Stefano”

 

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