‘Ogni occasione e’ buona nel Pd per fare polemiche contro Renzi che da sindaco ha incontrato tanti leader compreso Obama e Netanyahu. Guarda caso la polemica si fa oggi quando si teme la sua corsa per la segreteria”. Lo dice a Repubblica Dario Nardella (Pd), ex vicesindaco di Firenze. ”Grillo non sa di cosa parla – spiega il deputato -. Semplicemente un leader politico deve avere relazioni internazionali, perche’ le decisioni che riguardano l’Italia si prendono a Bruxelles e a Berlino”. Tra l’altro, aggiunge, ”incontrare un leader internazionale o europeo, non significa condividerne le idee, ma appunto coltivare i rapporti indispensabili se si ambisce a guidare un giorno il Paese, proprio nell’interesse stesso dell’Italia”. L’iniziativa di Matteo Renzi per Nardella non indebolisce il premier Enrico Letta, che era stato ”informato” dell’incontro: ”Potra’ dare fastidio al Pdl, pero’ Cicchitto se ne faccia una ragione. Ai compagni del Pd ricordo che tra Matteo e Letta c’e’ spirito di squadra. E Renzi e’ stato corretto”. In piu’, aggiunge, ”non e’ che il sindaco di Firenze ha bisogno di coinvolgere il partito. Il Pd si deve concentrare su ben altro”. ”Le vicende di mercoledi’ – dice a proposito dell’alt ai lavori parlamentari – sono un allarme serio. Il messaggio passato e’ che, se non avessimo votato la richiesta del Pdl, il governo sarebbe andato in crisi. In questo modo si e’ condizionata la tenuta politica del governo alla protesta del Pdl. Cosi’ si cambia la natura dell’esecutivo stesso. Un governo di larghe intese e’ stato accettato a una sola condizione: che si occupi delle politiche, come ha detto Letta, e non sia patto politico. Questo e’ il confine che il Pd deve mantenere rigorosamente”.
