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Strage di Viareggio, 33 indagati. C’è anche Moretti, Codacon e Idv chiedono le dimissioni.

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viareggioSono stati rinviati a giudizio dal gup di Lucca tutti e 33 gli imputati nel procedimento per la strage ferroviaria di Viareggio.  A processo va anche Mauro Moretti, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato.  Il processo iniziera’ il prossimo 13 novembre. I reati contestati dalla Procura di Lucca sono, a vario titolo, disastro ferroviario colposo, incendio colposo e omicidio e lesioni colpose plurime. ”Un bel sospiro di sollievo, si comincia a fare giustizia”, commenta Daniela Rombi, presiente del Comitato ‘Il mondo che vorrei’ e madre di Emanuela, una delle 32 vittime della strage. A giudizio anche 9 societa’ (tra cui alcune del Gruppo Fs) che rispondono ai sensi della legge 231/01 per non aver ottemperato alle norme sulla sicurezza sul lavoro. Il 29 giugno 2009 il treno merci 50325 Trecate-Gricignano deraglio’ alle 23.48 al passaggio nella stazione di Viareggio. Da una delle 14 cisterne, perforatasi durante l’urto, fuoriusci’ del Gpl che si diffuse ed esplose: la vicina via Ponchielli fu praticamente distrutta dallo scoppio e dalle fiamme e 32 persone, tra cui dei bambini, morirono, il giorno stesso o nei successivi. I feriti, alcuni gravi, sono stati 25. Ai funerali solenni, che si svolsero il 7 luglio allo Stadio dei Pini, parteciparono 30 mila persone.

“Dimissioni immediate di Mauro Moretti”. E’ quanto chiede oggi il Codacons, dopo che il gup di Lucca Alessandro Dal Torrione ha rinviato a giudizio l’ad delle Ferrovie per la strage di Viareggio.  “In qualsiasi paese civile – si legge in una nota del Codacons – l’amministratore di una societa’ coinvolto in un processo cosi’ importante avrebbe rassegnato le proprie dimissioni”. “Indipendentemente dall’esito del procedimento, Moretti deve lasciare le Ferrovie, come forma di rispetto verso le vittime dell’incidente e i loro familiari, nonche’ degli utenti del trasporto ferroviario italiano. Solo in Italia i vertici delle grandi aziende rimangono attaccati alle proprie poltrone anche quando finiscono sotto processo. Invitiamo pertanto Mauro Moretti a farsi da parte – prosegue il Codacons – lasciando il posto a qualcuno che, si spera, mostri piu’ attenzione agli utenti e alle loro istanze. Proprio su tale fronte l’associazione annuncia “per i prossimi giorni la presentazione di un dossier circa la pessima gestione delle Ferrovie da parte dell’Ad Moretti”.

LA NOTA DELL’IDV   ‘Apprendiamo con favore la decisione del rinvio a giudizio dei 33 indagati per la strage di Viareggio. Tra questi anche l’ad di Ferrovie Mauro Moretti, che adesso auspichiamo prenda atto di questa svolta giudiziaria e rimetta, come sarebbe opportuno, le sue dimissioni”. E’ il commento dei consiglieri regionali toscani dell’Idv Marta Gazzarri, Marco Manneschi e Giuliano Fedeli. ”Comunque sia – aggiungono – nessun verdetto finale riporterà alla vita le vittime innocenti: niente sara’ piu’ come prima. Ma adesso e’ fondamentale arrivare a definire le reali responsabilità di quella tragedia e soprattutto fare in modo che non debba ripetersi”.

La posizione di Moretti  “Non ho niente da dire”. Cosi’ l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti ha commentato a caldo la notizia del suo rinvio a giudizio per la strage di Viareggio. A chi gli chiedeva se il fatto di finire a processo, pregiudicasse la sua rielezione ad amministratore di Fs, Moretti ha risposto: “Non so, non ho nulla da dire”. 

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