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Fiorentina vola a Lisbona pensando alla rivincita con il Grasshopper dopo i fatti del 1998

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Borja Valero
Borja Valero

Un avversario tosto, il più difficile del lotto delle possibili contendenti. La Fiorentina non pesca bene nel sorteggio europeo di Nyon. I viola, infatti, dovranno superare l’ostacolo Grasshopper per poter approdare ai gironi di Europa League. Il primo turno dei playoff, in programma il 22 agosto, si giocherà in Svizzera (a Zurigo9, il ritorno al franchi è previsto per il 29 agosto.

Avversario certamente non trascendentale, ma complicato per vari motivi: il primo riguarda lo stato di forma. Gli svizzeri, infatti, hanno iniziato il campionato addirittura il 13 luglio scorso, dunque sono in piena efficienza fisica, a differenza dei viola che ieri in Spagna, nell’amichevole col Villareal, hanno dimostrato di essere ancora lontani dal top. Inoltre la caratura tecnica dei giocatori (su tutti spicca l’esterno offensivo Izet Hajrovic) che hanno messo paura al Lione tre giorni fa, sfiorando il successo nella doppia sfida valida per l’accesso ai preliminari di Champions League (persa poi di misura per 1-0).

Questi i contro, d’altro canto la Fiorentina ha tutte le qualità per superare la formazione elvetica ed inoltre avrà il vantaggio di dover affrontare una trasferta non troppo impegnativa dal punto di vista logistico, con la possibilità di essere seguita a Zurigo da molti dei suoi tifosi. Tifosi che vorrebbero veder “vendicato” un doloroso precedente storico: proprio contro il Grasshopper, nella vecchia Coppa Uefa, la Fiorentina subì un’eliminazione a tavolino nel 1998. I viola giocarano a Salerno ( a causa della squalifica del Franchi) la gara contro gli elvetici, partendo dal vantaggio di 2-0 maturato a Zurigo. Alla chiusura del primo tempo, con la Fiorentina avanti di altre due reti, una bomba carta fu lanciata dagli spalti e scoppiò in campo. L’ordigno era diretto verso Lulù Oliveira, ma l’attaccante viola riuscì ad allontanare il grosso petardo con un calcio. L’esplosione ferì, comunque, il quarto uomo che fu trasportato all’ospedale e la gara fu sospesa. La Fiorentina fu estromessa così dalla competizione e subì oltre al danno la beffa: poco dopo emerse infatti che la bomba carta era stata lanciata da un tifoso della Salernitana per antipatia nei confronti dei colori viola. Dunque i giocatori di Montella avranno un motivo in più per vincere ed eliminare le “cavallette” (questa la traduzione del nome della squadra svizzera) e rimettere le cose a posto.

L’avversario è, comunque, da prendere con le molle, come conferma a fine sorteggio l’amministratore delegato della Fiorentina Sandro Mencucci: “La squadra più difficile che ci potesse capitare. Ha perso col Lione in Champions, ma meritava di più, ha iniziato presto il campionato ed è più avanti nella preparazione. Il Grasshopper merita tutto il nostro rispetto. Giocare il ritorno in casa può essere un vantaggio, così come lo è la trasferta piuttosto vicina che può favorire un esodo viola. La Fiorentina deve stare in Europa, probabilmente dovevamo esserci anche un’ora prima al sorteggio precedente, quello di Champions. Da tifoso dico che vincere l’Europa League a Torino sarebbe il massimo”.

Tommaso Borghini

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