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Le ferrovie confermano la soppressione 12 treni intercity. 9 Regioni sul piede di guerra

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ferrovie-valdarno Resta confermata la volonta’ di tagliare 12 treni intercity lungo la dorsale appenninica a partire dal cambio orario di dicembre. E’ quanto riferisce la Regione, dopo l’incontro stamani a Roma dell’assessore toscano ai trasporti Vincenzo Ceccarelli con l’ad di Trenitalia Vincenzo Soprano e un rappresentante del ministero.

”A questo punto – commenta Ceccarelli – abbiamo bisogno di un chiarimento politico con il Governo, per capire se il servizio ferroviario che hanno in mente per il futuro e’ Alta velocita’ e servizio regionale, senza niente in mezzo, oppure se vogliono continuare a garantire servizi veloci, o almeno meno lenti, anche per chi non ha accesso all’Av, per motivi economici o anche geografici”.

Nell’incontro, presente anche la Regione Umbria, Ceccarelli, ha ribadito la contrarieta’ delle 9 Regioni coinvolte alla strategia annunciata da Trenitalia. “Abbiamo chiesto – racconta – una sospensione delle decisioni per quanto riguarda gli intercity e la Frecciabianca della Tirrenica, in attesa di un vero e proprio tavolo di confronto tra Regioni, Governo e Trenitalia. Rimaniamo in attesa di una risposta celere, ma occorre che il Governo faccia chiarezza, perche’ non possiamo piu’ assistere a rimandi di responsabilita’ tra Trenitalia, che continua voler tagliare i servizi, e il ministero che pensa che debba essere il gestore a mantenerli investendo gli utili di bilancio”.

Anche sul versante degli investimenti sui nuovi mezzi, alla fine il rischio e’ che tutto il peso si scarichi sulle Regioni: ”L’attuale legge di stabilita’ – afferma Ceccarelli – prevede 500 milioni in 3 anni di investimenti nel trasporto pubblico, ma poi, spulciando, emergono percorsi ‘nascosti’ per recuperare le risorse attraverso tagli di pari importo ai trasferimenti alle Regioni”.

L’assessore toscano ricorda poi che ”l’intera conferenza delle Regioni ha sposato ieri la proposta lanciata dal presidente della Toscana Rossi di dare efficacia a quanto gia’ previsto dal Dl 98/2011, cioe’ applicare una piccola sovrattassa sui servizi ad Av per finanziare il resto del servizio ferroviario, nazionale e regionale. Tutti sentiamo la necessita’ di un chiarimento, per capire al di la’ di ogni ragionevole dubbio cosa si vuol fare per garantire un servizio essenziale, come quello del trasporto pubblico su rotaia, che interessa milioni di utenti e rappresenta un diritto fondamentale per i cittadini”.

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