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Associanismo sportivo “Le buone pratiche per evitare le contestazioni”

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da Sx Fabio Giorgetti e Eugenio Giani
da Sx Fabio Giorgetti e Eugenio Giani

“Con la crisi cʼè stato un aumento vertiginoso dellʼabuso della forma associativa, non solo in ambito sportivo, ma anche in quello culturale, per quanto riguarda la gestione dei pubblici esercizi”. La conferma arriva da Fabio Giorgetti, consulente fiscale del Coni provinciale durante il convegno nazionale di Fiscosport “Sicurezza e tutela della salute: le novità del 2013. Dal contenzioso sugli accertamenti di questi ultimi anni, le ‘buone pratiche’ per evitare contestazioni”, che si è svolto nellʼAula Magna del Centro tecnico di Coverciano, con il patrocinio del Comune di Firenze e del Coni.

Un abuso che è andato di pari passo con un aumento dei controlli e delle contestazioni, che, tuttavia, è stato sottolineato dai relatori, spesso hanno riguardato violazioni di carattere prettamente formale, “prescindendo da unʼanalisi sostanziale dellʼattività effettivamente esercitata”.

I numeri di associazioni e società sportive sono in continua crescita: quelle iscritte al registro del Coni toscano sono 8.500, 2.700 nella sola provincia di Firenze.

“Per evitare di scivolare sulla classica buccia di banana e incappare in sanzioni anche pesanti – aggiunge ancora Giorgetti – il consiglio è quello di scegliere un professionista con consolidata esperienza in materia sportiva, e attenersi alle poche regole dettate dalla normativa fiscale agevolata”.

Piccole e buone pratiche per scansare sia il danno che la beffa: per esempio indicare nella denominazione sociale la finalità sportiva e dilettantistica, da ribadire in ogni documento e comunicazione rivolta al pubblico, inserire nello statuto la clausola di assenza di fini di lucro e divieto di distribuzione di utili fra gli associati o, ancora, redigere, stampare e conservare i verbali dei consigli direttivi e delle assemblee dei soci oppure nel caso si svolga unʼattività commerciale, come la gestione di un bar o la vendita di articoli sportivi, separare la contabilità commerciale da quella strettamente istituzionale.

Nel corso del convegno è intervenuto anche il delegato provinciale del Coni Eugenio Giani: “Questo è un mondo che si basa su volontariato e passione, mi auguro che a livello nazionale ci si renda conto dell’importanza dello sport sul piano sociale e, al di là del giusto rispetto delle regole, si attribuiscano le risorse necessarie per poter andare avanti” .

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