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Riparte “Pendolaria” campagna di Legambiente per la mobilità sostenibile

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pendolariaRiparte così Pendolaria, la campagna di Legambiente dedicata alla mobilità sostenibile e ai diritti di chi ogni giorno si sposta in treno.

“Carrozze vecchie, ritardi, e servizi ancora insoddisfacenti. Aumento del prezzo dei biglietti e degli abbonamenti. Purtroppo anche il 2013 è stato un altro anno difficile per la vita dei pendolari toscani. In Toscana, dal 2011 al 2013 la media dei tagli ai servizi è stata del -6,2% e la media degli aumenti tariffari del +21,8% – dichiara Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana – e come se non bastasse tra le 10 peggiori linee d’Italia c’è la Bologna-Porretta Terme-Pistoia. Come recentemente hanno potuto constatare di persona il governatore Rossi e il suo assessore Ceccarelli, quasi 200.000 utenti giornalieri nella nostra regione, devono assistere in modo continuo a disservizi e a disagi di ogni sorta. Pertanto, Moretti e il gruppo FS rispondano subito per quanto di loro competenza!”

Quali sono dunque i problemi che i pendolari incontrano ogni mattina nella nostra civilissima regione? Il nodo di Firenze è oggi in una situazione molto complicata perché i ritardi accumulati dalle opere relative al contestatissimo e inutile sottoattraversamento TAV del capoluogo, si ripercuotono anche sul trasporto regionale. Naturalmente, occorre migliorare anche le linee esistenti per rendere competitivo il servizio pendolare, in particolare realizzando il raddoppio della linea Borgo San Lorenzo-Firenze. Proprio sulla linea Faentina, tra Borgo San Lorenzo e Firenze, i problemi lamentati sono numerosi, a partire dalla velocità di percorrenza dei treni, che impiegano addirittura 40 minuti per effettuare un tragitto di pochi chilometri. Si tratta di una linea non elettrificata che vede il passaggio di convogli estremamente vecchi, frequentati però da almeno 2.700 pendolari ogni giorno (con un incremento nell’ultimo anno del 14%), e che per 4 anni consecutivi è stata “eletta” la linea peggiore della Regione Toscana. Sarebbe necessario anche il raddoppio della tratta Empoli-Siena della direttrice per Firenze, ma anche il ripristino e il successivo rilancio della tratta Siena-Grosseto dove transitava un solo treno (lentissimo) per senso di marcia nell’orario tra le 7 e le 9. Transitava perché la linea è interrotta dal 21 ottobre scorso a causa dell’alluvione dell’Ombrone e del Torrente Crevole in località La Befa.

Maggiore puntualità negli orari, treni regionali nuovi in aggiunta a quelli attuali e l’ampliamento dei parcheggi auto nelle stazioni sono le principali richieste dei Comitati Pendolari del Valdarno e delle zone limitrofe a Firenze. Molti problemi si sono venuti a creare nella zona ad Ovest di Firenze, per tutti i pendolari di Prato e Pistoia che si dirigono verso Bologna. Gli Intercity rimasti o i Regionali Prato-Bologna non possono garantire una copertura completa negli orari dei pendolari, che quindi dovrebbero ricorrere ai treni Alta Velocità con problemi di coincidenze per raggiungere Firenze, e da qui Bologna, ed un notevole aumento dei costi di abbonamento. Altro motivo di discussione è quello riguardante il futuro di una delle Freccebianche, in servizio sulla linea Tirrenica, per la quale sarebbe allo studio la deviazione di percorso su Firenze che indebolirebbe ancor di più il servizio a lunga percorrenza tra le città costiere della Toscana e le città di Roma e Genova.

Buone notizie vengono invece per la linea Firenze-Pistoia-Lucca-Viareggio dove giunge finalmente a compimento il lavoro di rimodulazione dell’offerta reso necessario dalla spending review: l’esito è il mantenimento di tutte le stazioni e la soppressione di tre coppie di treni lenti sulla tratta Pistoia-Lucca in fasce orarie non pendolari. Sicuramente una soluzione migliore rispetto alla chiusura paventata nel 2012 di ben 7 stazioni in un quadrante fondamentale per la mobilità toscana.

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