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"L'obiettivo di Renzi non era Fassina. Ha spianato un fucile davanti a Letta" di Massimo Parisi

admin
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Dal profilo Facebook di Massimo Parisi
“Tutta l’impostazione ansiogena data ai suoi primi atti da leader del Pd, dalle le segreterie a tamburo battente alle dichiarazioni dei suoi uomini alla scansione dei temi da inserire nell’agenda politica, indicano un obiettivo e una dead line. L’obiettivo è far cadere il governo, la dead line è quella oltre la quale non sarà più possibile il voto a maggio e ritirarsi dalla competizione per il ruolo di sindaco di Firenze. Perché gli obiettivi politici di Matteo Renzi si intrecciano sempre anche con questioni politiche personali”.
“Come altro si dovrebbero leggere le priorità inserite nella sua agenda? Davvero c’è qualcuno che ritiene che il Paese in questo momento abbia assolutamente bisogno di unioni civili, abolizione della Bossi Fini, introduzione dello ius soli?”
massimo parisi “Ma più ancora di tutto ciò è trasparente il tipo di messaggio lanciato sulla legge elettorale: in materia il sindaco procede per approssimazioni successive. È ovviamente falso e sfiora il ridicolo dell’autocelebrazione affermare che in materia di legge elettorale ‘si sono fatti più passi avanti in questi tre giorni che negli ultimi tre anni’, o che in sette giorni la nuova legge si può fare. Tuttavia indicando fra i sistemi possibili lo spagnolo, Renzi ha lanciato un preciso messaggio politico e ha spianato un fucile davanti al suo amico e collega di partito Enrico Letta. Per tutti questi motivi sarebbe opportuno che il mio partito andasse a vedere le carte sulla legge elettorale, ed in particolar modo sul sistema spagnolo, e che evitasse di cadere nelle trappole, come quella sulle unioni civili”.

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