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Concerto del violoncellista armeno Hakhnazaryan con l'Orchestra Regionale Toscana

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Il violoncellista armeno Narek Hakhnazaryan per la prima volta all’ORT: il giovane premio Cajkovskij diretto da Daniele Rustioni nel Concerto op.129 di Schumann.
Da domani, venerdì 17 gennaio al Teatro dei Rozzi di Siena, il nuovo concerto dell’ORT. Replica ad Arezzo (sabato 18), Pisa (martedì 21) e al Verdi di Firenze mercoledì 22 gennaio alle ore 21.00. 
viollinistaIl passaporto per la celebrità gliel’ha siglato Rostropovich in persona, poi la fondazione, che del leggendario violoncellista porta il nome, l’ha ingaggiato tra i propri portabandiera nel mondo. E’ anche grazie a queste referenze che Narek Hakhnazaryan nel 2011 è riuscito ad appuntarsi sul petto la medaglia d’oro al concorso Cajkovskij di Mosca; e non è certo la prima che si è guadagnato, ma la più prestigiosa, sì. Un traguardo che il violoncellista armeno, nato nel 1988, ha raggiunto dopo un impegno assiduo nello studio prima in patria, successivamente al Conservatorio di Mosca dall’età di dodici anni, infine a Boston. Al Cajkovskij, oltre che per il suo valore, ha richiamato suo malgrado le attenzioni della stampa per via del grave insulto di stampo razzista, di spregio verso la sua nazionalità, indirizzatogli dal direttore d’orchestra, russo, con cui stava provando.
Insieme all’ORT propone il Concerto di Schumann, caposaldo romantico del repertorio violoncellistico, incastonato all’intero di un programma che declina la notte in chiave ottocentesca (Martucci) e novecentesca (Dallapiccola), e porta poi la Sinfonia di un Mendelssohn adolescente, la prima che il compositore tedesco ritenne degna di dare alle stampe. Alla guida Daniele Rustioni.

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