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Ritirati 130 milioni di prodotti contraffatti. La Toscana fra le preferite dall'industria del falso

admin
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Tutelare i mercati dall’invasione di prodotti falsi, di provenienza incerta o non sicuri per i
consumatori è necessario non solo per assicurare l’incolumità dei cittadini, ma anche per far
crescere l’economia sana del Paese e proteggere lo spirito d’iniziativa e l’inventiva delle imprese
italiane: in questa cornice si colloca l’attività svolta nel 2013 dalla Guardia di Finanza nel
contrasto alla contraffazione ed a tutela dei mercati di beni e servizi.
Sono oltre 130 milioni i prodotti contraffatti sequestrati recanti falsa indicazione d’origine o
pericolosi per la salute con una crescita superiore al 25% rispetto al 2012.
9.445 sono i responsabili denunciati all’Autorità Giudiziaria in 11.409 interventi, una media di
30 al giorno; tra i denunciati alla magistratura anche 252 affiliati ad organizzazioni criminali
dedite alla produzione e rivendita di prodotti contraffatti.
I sequestri hanno riguardato tutte le tipologie di prodotti: dall’abbigliamento (quasi 22 milioni di
pezzi), ai giocattoli (quasi 13 milioni), dall’elettronica (quasi 42 milioni) ai beni di consumo (53
milioni di pezzi) tra cui cosmetici, pezzi di ricambio per auto e prodotti per l’igiene.
Le aree preferite dalle imprese del falso per assemblare merci di scarsa qualità, importate senza
brand per eludere i controlli doganali e poi confezionarle con i marchi contraffatti, sono risultate
la guardia-di-finanza1 il Veneto, la Campania, le Marche, la Lombardia e il Lazio.
L’azione di contrasto ha interessato anche gli acquisti on-line, dove i traffici di merce contraffatta
trovano sempre maggiore diffusione. Nel 2013, la Guardia di Finanza ha sequestrato e bloccato
l’accesso a 84 piattaforme web illecite, utilizzate per il commercio di prodotti falsi o per
consentire agli utenti il download illegale di software, giochi e prodotti multimediali, con una
crescita del 60% rispetto all’anno precedente.

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