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Prima uscita di Renzi a Treviso: "Investire nella scuola per uscire dalla crisi". Contestato da Lega e Forconi

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Renzi trevisoLa prima uscita da premier, Matteo Renzi l’ha fatta, come promesso ad una scuola di Treviso dove ha inviato gli studenti ad inviargli una mail  per segnalare le cose che non vanno.  “Se c’è qualcosa che non va poi me lo segnalate alla casella matteo@governo.it. Ogni settimana andrò nelle scuole ad ascoltare le richieste e poi torno a Roma con i compiti a casa” Ha detto il presidente del consiglio.  Renzi ha visitato anzitutto la scuola media Luigi Coletti di Santa Bona, alla periferia della città, dove è stato salutato dagli studenti delle numerose etnie che frequentano la scuola e che insieme hanno cantato l’Inno di Mameli. Il premier è stato accolto dal sindaco Giovanni Manildo e dal prefetto Maria Augusta Marrosu.
Presenti anche un gruppo di lavoratori addetti alle pulizie delle scuole con bandiere della Cgil e della Cisl. Appena giunto sul posto, il premier e’ stato ‘assalito’ da telecamere e cronisti. Renzi, arrivato puntuale e di fretta, ha colto di sorpresa anche la scorta ed e’ andato a salutare la gente che lo applaudiva fuori l’istituto. Poi a passo svelto e’ entrato nella scuola salutando la gente. “Treviso. Che bello incontrare gli studenti! Sentivo la mancanza.
Investire sulla scuola e’ il modo per uscire dalla crisi. #lavoltabuona”, ha scritto Matteo Renzi su Twitter subito dopo avere visitato la scuola. Bagno di folla anche all’uscita. Il premier era giunto con i ministri Poletti e Giannini, ha stretto la mano a molta gente ed in particolare ad una signora disabile anziana, Cristina Vincenzi, di origine toscana: “Renzi’ e’ un vero toscano – ha detto la donna – fara’ cose buone”. La visita alla scuola e’ durata poco piu’ di un’ora, poi il premier e’ partito per recarsi in centro citta’ dove incontrera’ amministratori e imprenditori. All’uscita, molte persone gli hanno gridato “vai avanti” e altre “siamo artigiani e disoccupati”.
A queste ultime, il premier ha risposto “ne parliamo dopo” alludendo agli incontri seguenti in citta’. Il premier si è poi recato al museo di Santa Caterina, dove sta incontrando alcuni sindaci, il presidente della provincia e quello della Regione Veneto, Luca Zaia. Prima di entrare, una veloce stretta di mano alle persone assiepate sotto i porticati e un saluto a quelle sui terrazzi che danno sulla piazzetta. Ad accogliere il premier, tuttavia, anche alcuni manifestanti leghisti, con le bandiere col leone di San Marco e un piccolo corteo dei `Forconi´, composto da una trentina di persone, che tuttavia è stato tenuto a distanza. Renzi, dopo le strette di mano, si è infilato nell’edificio dribblando i giornalisti.  (AGI) .
 

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