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Fiorentina gioca bene ma non morde (1-1)

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Fiorentina    1
Esbjerg            1
Fiorentina: (4-3-3) Rosati; Roncaglia, Gonzalo Rodriguez, Compper, Pasqual; Ambrosini, Pizarro, Borja Valero; Matos, Gomez, Ilicic. A disp: Neto, Tomovic, Bakic, Mati Fernandez, Joaquin, Vargas, Matri. All: Montella.
Esbjerg: (4-4-2) Dubravka; Laursen, Luceana, Drobo-Ampem, Knudsen; Rasmussen, Bergvold, J. Andersen, Nielsen; Pusic, van Buren. A disp: Højbjerg, P. Ankersen, Jakobsen, Lekven, J. Ankersen, Vestergaard, Bakenga. All: Frederiksen.
Arbitro: Marijo Strahonja (CRO), assistenti Siniša Premužaj (CRO) e Goran Pataki (CRO); giudici di porta Ante Vučemilović (CRO), Fran Jović (CRO), quarto uomo Ivica Modrić (CRO).
Marcatore per i viola Ilicic
PAGELLE di Tommaso Borghini
ilicicROSATI 6: Debutta con la maglia viola e si fa notare per un ottimo intervento nella ripresa che evita un gol che pareva cosa fatta. Poi esce fino al limite dell’area per sbrogliare un altro pericolo creato dall’asfittico attacco danese. Peccato che nel recupero un certo Vestergaard finisca per rovinargli un po’ l’esordio.
RONCAGLIA 6: L’Esbjerg, in attacco, è davvero poca roba e per lui è quasi un gioco da ragazzo tenere sicura la fascia destra con interventi puliti e sempre col tempo giusto.
GONZALO RODRIGUEZ 6: In campo per un’oretta, giusto per allenarsi in vista del prossimo impegno di campionato contro la Lazio. L’Esbjerg non costituisce un serio pericolo così, poco dopo l’1-0, Montella lo sostituisce con Tomovic. Dal 14’ st TOMOVIC s.v.: Meglio sulla destra che da centrale.
COMPPER 5: Qualche incertezza già in avvio, poi sembra tranquillizzarsi e sfiora anche il gol con un bel colpo di testa nel primo tempo. La gara scivola via senza troppi patemi, fino all’ultimo minuto di recupero quando si fa beffare da Vestergaard che, prima di battere Rosati, si toglie addirittura la soddisfazione di saltarlo con un tunnel. E lui non fa certo una bella figura.
PASQUAL 6: Partita senza acuti particolari, con la solita dedizione alla causa e qualche buon cross dei suoi. Poi rimedia una botta al fianco che ne limita il raggio d’azione.
Dal 33’ st VARGAS s.v.: Se avesse centrato la porta con quel sinistro volante sarebbe stato un gol da cineteca.
 PIZARRO 6,5: Sta attraversando un magnifico periodo di forma e questo rende ancora più fastidiosa lacsqualifica che dovrà scontare domenica contro la Lazio. Sempre lucido nella distribuzione del gioco, dirige l’orchestra con la classe e la tranquillità del grande giocatore.
BORJA VALERO 6,5: Il pubblico è tutto dalla sua parte e gli fa sentire l’affetto incondizionato, se possibile, ancora più forte in considerazione della profonda ingiustizia subita con l’ormai celebre squalifica di quattro giornate. La tranquilla serata lo induce a viaggiare a ritmo da parata, ma quando gli passa il pallone tra i piedi dispensa colpi di classe cristallina, come l’assist per il gol annullato a Mario Gomez.
AMBROSINI 6: il vecchio leone torna dal primo minuto e, anche se il clima disteso della gara non è propriamente adatto alle sue caratteristiche, riesce comunque a dimostrare di aver ritrovato una buona condizione. Non è poco perché lil suo contributo, viste le squalifiche lì nel mezzo, potrà far comodo.
Dal 19’st BAKIC s.v.: Fa in tempo a mangiarsi un gol praticamente fatto.
MATOS 6: Tutti giocano al piccolo trotto, lui no, perché ogni partita la vive con il giusto entusiasmo del giovane che vuole emergere. Nel primo tempo meriterebbe il gol al termine di una bella sgroppata sulla sinistra. Anche nella ripresa partecipa con costanza alla manovra d’attacco, pur mostrano qualche limite in fase conclusiva.
ILICIC 6,5: Sarà anche lento e, a volte, un po’ indisponente, ma il suo sinistro non si discute. Vedi la magistrale punizione che trasforma in gol a inizio ripresa. Una parabola perfetta che finisce sotto l’incrocio e sblocca la gara. Tra l’altro sta crescendo anche sotto il profilo della corsa e nel ruolo di esterno destro del 4-3-3 sembra aver finalmente trovato la giusta collocazione. Conferme cercansi.
GOMEZ 5,5: Torna titolare dopo 5 mesi e 12 giorni. Ancora gli manca quella sensazione della porta di cui era padrone prima del lungo stop, una questione di feeling che potrà acquisire soltanto giocando con continuità. Però il passo è un po’ troppo flemmatico e questo non aiuta a liberarsi dalla morsa, per la verità piuttosto blanda dei suoi controllori danesi. In una sola circostanza, sul cioccolatino di Borja Valero, riesce a saltare il portiere e a depositare il pallone in rete. Ma il guardalinee gli nega la gioia sventolando per un dubbio fuorigioco. Siamo a metà del guado.
MONTELLA 6: Viste le squalifiche in campionato decide di non rinunciare a Borja Valero e Pizarro. Impiega, per un’oretta, anche Gonzalo Rodriguez, a testimonianza di quanto tenga alla competizione europea. Condivisibile anche la scelta di schierare dal primo minuto Mario Gomez, con l’obiettivo di aiutarlo a trovare un ritmo partita che ancora non c’è. La squadra, dopo l’iniziale assenza di ritmo, prende a girare bene e finirebbe anche in crescendo, se non fosse per quell’evitabile gol in contropiede che impedisce alla Fiorentina di centrare la vittoria. D’accordo, sarebbe servita solo alla statistica, ma siamo convinti che neppure a lui sia andata giù quella disattenzione finale.

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