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Una brutta Fiorentina sconfitta dal Milan (0-2). Montella si lamenta per il turn over, ma si affida ad uno spento Matri

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matriNETO 5,5: Sul primo gol è lui a sbagliare clamorosamente la presa sulla punizione di Balotelli, resa ancora  più potente dal vento. Ma non è il caso di aggrapparsi alle condizioni atmosferiche perché l’errore è tutto suo. Poi perde sicurezza e non blocca più un pallone. La seconda punizione di Balotelli, però, è davvero difficile da intercettare. Torna sulla terra e può essere perdonato, viste le precedenti uscite nelle quali era stato praticamente insuperabile.
TOMOVIC 5: Parte a destra, poi l’infortunio di Pasqual lo dirotta a sinistra. Infine Montella ci ripensa e lo riporta a destra prima di toglierlo. Gli spostamenti continui sembrano mandarlo in confusione e infatti non ne azzecca una.
Dal 21’ st WOLSKI 5,5: Si adegua al grigiore generale e non incide.
GONZALO RODRIGUEZ 5: All’inizio prova reggere, come sempre, il timone della difesa. Il gol di Mexes però sembra colpirlo eccessivamente nel morale e pare quasi scoraggiato, come se sapesse che la Fiorentina non avrebbe avuto la forza di rimettere in piedi la partita. Alla fine guadagna anche l’ammonizione, inutile, che gli costerà l’ennesima squalifica.
SAVIC 5,5: E’ tra i pochi a cederci fino in fondo, mettendoci almeno la grinta e la voglia di non abbassare la testa. Cosa che molti suoi compagni non fanno, prestando il fianco a un Milan davvero povero di tecnica ed idee che, però, al cospetto di una Fiorentina così svuotata riesce anche a fare bella figura.
PASQUAL s.v.: Esce subito per infortunio, un’ennesima tegola che va a colpire la Fiorentina in un settore reso già debole dal guaio occorso alla vigilia a Vargas.
Dal 17’ st RONCAGLIA 5,5: Prima sulla fascia destra, poi su quella opposta. Lui la gamba non la tira mai indietro, ma da terzino diventa un difensore troppo facilmente superabile. Questo dovrebbe far riflettere sulle lacune della rosa viola che, per quanto riguarda la fascia destra, non ha uno specialista nel ruolo.
AMBROSINI 6-: Tenta di scuotere i compagni tirando fuori il temperamento, un esempio che, però, non viene raccolto quasi da nessuno. L’ammonizione nel primo tempo dovrebbe frenarlo, ma continua a combattere fino al  ovnantesimo. Almeno lui esce a testa alta dalla partita con i suoi ex compagni.
BORJA VALERO 5: Gioca la sua peggior partita da quando veste la maglia viola. Sotto ritmo, impreciso e stranamente abbattuto quasi che non avesse digerito ancora l’ormai famosa squalifica di quattro giornate (poi ridotta a tre). Ma sarebbe l’ora di mettersi alle spalle quella vicenda perché se anche lui gioca così male per la Fiorentina si fa davvero dura contro qualsiasi avversario.
MATI FERNANDEZ 5,5: Nella pochezza del centrocampo viola riesce a farsi notare per qualche tackle che, almeno, dimostra che lui ha voglia di lottare. Dal punto di vista tecnico, però, è poca cosa e con i numeri che avrebbe nel suo repertorio e un brutto segnale.
CUADRADO 6-: Per un’oretta è tra i pochi a cercare di fare qualcosa. Corre, si batte, tenta il dribbling e la conclusione in porta. Offre anche a Matri una gran palla che un centravanti in forma almeno decente avrebbe messo dentro senza troppe difficoltà. Ma l’attaccante viola la getta goffamente alle ortiche. Sullo 0-2 anche il colombiano alza bandiera bianca, troppo presto perché c’era tutto il tempo per riaprire la gara.
JOAQUIN 5: Non ripete la gara di Napoli nella quale era partito male, riuscendo poi a fare male agli avversari. Stavolta non combina granché, a parte un assist per Matri che, puntualmente, dilapida l’occasione per il pareggio. Per il resto è nebbia totale.
Dal 33’ st MATOS s.v.: Ci mette la corsa. Purtroppo solo quella.
MATRI 4: Riesce nell’impresa di fare peggio di Napoli dove si era divorato due gol fatti. Contro il Milan di reti ne sbaglia altrettante, ma ciò che piace ancora meno è il suo atteggiamento poco incline alla lotta. I suoi errori sono talmente imbarazzanti da sortire l’effetto di scoraggiare pure i suoi compagni. Se è davvero questo la Fiorentina deve seriamente preoccuparsi per il futuro, visto che per almeno un mese non ci saranno né Rossi né Gomez. Adesso si comincia a capire il motivo per cui il Milan l’abbia regalato senza troppi indugi alla Fiorentina nel gennaio scorso.
MONTELLA 5: Disegna una Fiorentina sbagliata e tarda a correggerla, finendo per sbagliare anche i cambi. Le rinunce ad Aquilani e Ilicic, a conti fatti, risultano difficili da comprendere. Così come è difficile capire perché resti passivo, quasi in balia degli eventi, fino a metà ripresa. Dopo aver perso in casa contro Inter e Lazio perde anche contro un Milan a pezzi e queste sconfitte interne risulteranno molto pesanti per la classifica. Se vuoi andare in Champions il terreno amico deve essere il tuo fortino, ma in queste ultime domeniche il Franchi sta diventando terreno di facile razzia per squadre a caccia di una propria identità.

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