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Dolci pasquali, prima è nata la colomba nel 1930 poi l'uovo di cioccolata

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L’uovo di cioccolata è un dolce tipico della tradizione pasquale assieme alla colombauova dipinte che sembra con ogni probabilità, inventata in Lombardia intorno al 1930 dalla Motta,grazie ad una intuizione di Dino Villani( direttore della pubblicita’ della omonima fabbrica dolciaria) che ideò un dolce dall’impasto simile al panettone destinato alla solennita’ pasquale,che poi si diffuse commercialmente in tutta Italia.
Una tradizione,questa relativamente recente rispetto a una molto piu antica che vede nei “palummeddi” o “pastifuorti” siciliani dolcetti a base di zucchero,farina,e cannella i doni augurali da scambiarsi come regalo per le festività pasquali.
L’uovo di cioccolata del rito cristiano  della Pasqua è recente ma l’usanza di donare uova risale agli antichi persiani che erano soliti scambiarsi quelle vere e proprie di gallina in primavera,una consuetudine che poi adottarono gli Egiziani che consideravano questa la stagione della rinascita della natura,una sorta di inizio anno,poi i popoli greci e cinesi.
Il cristianesimo riprese la tradizione dell’uovo quale simbolo della vita che si rinnova nella figura di Cristo risorto dal sepolcro,laddove il guscio è la pietra tombale al cui interno c’è la vita pronta a sbocciare, e dunque il simbolo della risurrezione dell’uomo in Cristo.
Nel Medioevo se i signori regalavano come augurio le semplici uova ai servitori, per loro divenne costume quella  di scambiarsi uova artificiali rivestite di materiali preziosi come l’oro e l’argento, importando la moda inaugurata da  Edoardo I ,re d’Inghilterra nel Basso Medioevo che commissionò per la sua corte circa 450 uova rivestite d’oro donate loro in occasione della Pasqua; una novità, quella dell’uovo decorato, che ha visto in Fabergè il suo più grande estimatore e a lui,molto probabilmente si deve la sorpresa interna all’uovo.
Oggi è sempre piu diffuso l’uovo di cioccolato arricchito da un piccolo dono,e se fino a qualche decennio fa la loro preparazione era affidata ai maestri artigiani della cioccolata,oggi non sono poche le grandi ditte dolciarie che propongono al loro affezionato pubblico di golosi,uova di svariate dimensione a pasta bianca,nera fondente,al latte,nude o incartate a tema di un cartone animato, di un personaggio dell’anno o squadra di calcio.
È di qualche giorno fa, poi, la notizia che una nota pasticceria romana espone nelle sue vetrine in via Bompiani,trenta uova d’autore “Utopia della forma” ,una rassegna giunta alla terza edizione,che vuol essere quest’anno un omaggio a Klee, Kandiskij passando per Malevic, Léger, Boccioni, Brancusi, Pollock,Burri,Fontana, Mertz, Basquiat, Accardi, Hadid e molti altri decorate da altrettanti artisti ispirati dalle opere di questi grandi maestri dell’arte moderna e contemporanea.
 Patrizia Scotto di Santolo

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