Home MAGAZINE Orchestra della Toscana chiude la stagione con il repertorio russo

Orchestra della Toscana chiude la stagione con il repertorio russo

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Alban_20GerhardtThomas Dausgaard viene dal Nord. Nel Nord lavora: come direttore principale dell’Orchestra da Camera Svedese e direttore onorario dell’Orchestra Nazionale Sinfonica Danese. E di autori nordici – nomi pressoché ignoti da noi, tipo lo svedese Franz Berwald e il danese Rued Langgaard – è interprete appassionato. Ospite frequente delle sale di registrazione, vi ha inciso più di 50 cd. Oltre al podio Dausgaard ama pure l’avventura, perciò è stato agricoltore volontario in Cina, ha soggiornato nel Borneo con tribù di cacciatori e in un’isola remota del Pacifico confondendosi con la popolazione locale.
Ultimamente collabora spesso con l’ORT e in occasione dell’ultimo concerto della stagione, aprirà la serata con la Sinfonia concertante di Prokof’ev, pagina che fa tremare le vene e i polsi al solista, qui il violoncellista Alban Gerhardt. (Nella foto) Il solista tedesco, attraverso la combinazione di un istinto musicale infallibile, un’intensa emotività e una presenza naturale sul palcoscenico, affascinerà gli ascoltatori attraverso il lavoro che Prokof’ev dedicò al violoncellista Mstislav Rostropovich, riadattando e riformulando il suo Concerto per violoncello op.58 che Rostropovich stesso eseguì nel 1947 al Conservatorio di Mosca.
Nella seconda parte, la Quarta Sinfonia di Čajkovskij, con la quale il compositore russo chiude un vero e proprio ‘ciclo’, con tema il ‘Fato’ quello delle ultime tre sinfonie, con un unico discorso musicale tripartito.

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