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A Ponte a Ema celebrazioni per i cento anni dalla nascita di Bartali

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bartaliDiciotto luglio, centenario della nascita di Gino Bartali: il grande campione di ciclismo, nato il 18 luglio 1914, è stato ricordato nella sua Ponte a Ema, alle porte di Firenze, con una giornata di celebrazioni. Il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, ha dato in mattinata la sua benedizione al museo che conserva i cimeli di Bartali e di altri campioni, ricordando la sua figura di sportivo e di uomo di fede, che nella Seconda guerra mondiale si adoperò per salvare quasi mille ebrei dalle deportazioni naziste.
Per Betori anche la celebre frase di Bartali “Tutto sbagliato, tutto da rifare” ha un senso cristiano: “Il cristiano non deve mai accontentarsi di nulla, sa che tutte le cose su questa terra sono relative: uno che pensa così pensa che tutto debba essere superato, verso il regno di Dio. Questa sua voglia di superamento delle cose, di cambiamento, di novità, è fondamentale anche dal punto di vista della sua anima religiosa”.
Alla cerimonia, proseguita con un omaggio sulla tomba del campione, hanno partecipato anche il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Casini, l’assessore allo sport del Comune di Firenze Andrea Vannucci, il delegato allo sport del Coni provinciale Eugenio Giani (che ha definito Bartali “il più grande sportivo fiorentino del ventesimo secolo”), i figli del campione Luigi e Bianca.
La giornata di celebrazioni prevede inoltre l’apertura di una mostra di biciclette dei mestieri e di una mostra collettiva di pittura ispirata a Bartali; la presentazione dei libri “Bartali su strada più forte di tutti” di Giovanni Castagnoli e “Gino Bartali l’uomo d’acciaio che salvò l’Italia” di Giancarlo Governi; l’esibizione di Giuliano Calore, recordman di ciclismo estremo. Fonte: ANSA

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