Cecchi incorona la migliore cuoca dell’anno

Per la prima volta le Guide de L’Espresso hanno dedicato un premio alla donna chef grazie a Cecchi che ha creduto e voluto questo riconoscimento.  La storica azienda vinicola, tutta toscana, ha scelto questa strada perché, come sostiene Andrea Cecchi, “oggi lo chef è uomo, in tv, in gran parte dei ristoranti, nelle scuole di cucina. Invece la cucina è donna dai tempi dei tempi. La donna è sempre stata colei che ha nutrito la famiglia, la protagonista indiscussa delle cucine delle case italiane”. Dicono che la cucina al femminile sia più romantica e di sostanza rispetto a quella maschile che invece è più tecnica e  metodica. “Cuoca dell’anno” 2015 è stata nominata Marianna Vitale, chef del ristorante stellato “Sud” di Quarto a Napoli premiata alla stazione Leopolda in occasione della presentazione de La Guida ai Ristoranti de L’Espresso davanti ad oltre 2 mila persone fra ristoratori, vinattieri, stampa nazionale e internazionale. Il premio si aggiunge ai tanti riconoscimenti ricevuti dalla chef “scugnizza”, come molti l’hanno definita, napoletana fino all’anima e che ha regalato ai Campi Flegrei, quattro anni fa, il primo ristorante con una stella Michelin. E a proposito di stelle, un’altra donna, Annie Feolde dell’Enoteca Pinchiorri, ha conquistato il premio Pommery per il “piatto dell’anno” con il suo risotto con piccione bollito e polvere di caffè. Questo riconoscimento alla “cuoca” dell’Enoteca, prima donna in Italia ad aver ricevuto le tre stelle Michelin,  ha un significato particolare perché molti pensano alla meravigliosa cantina del marito Giorgio  talvolta “distratti” verso una cucina che invece è grandissima come grandissima è la squisita ospitalità.
Elisabetta Failla