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Giaia Checchucci:"In caso di bombe d'acqua i problemi arriverebbero da Mugnone, Terzolle Affrico e Mensola"

admin
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 Se su Firenze cadessero gli stessi quantitativi d’acqua di Genova, “si avrebbero grossi problemi” che tuttavia si registrerebbero “esclusivamente sugli affluenti
dell’Arno. L’Arno, infatti, non e’ troppo interessato” alle cosiddette bombe d’acqua. Lo ha detto Gaia Checcucci, segretaria generale dell’Autorita’ di bacino del fiume Arno, quest’oggi in Consiglio comunale per la commemorazione del 48esimo anniversario dell’alluvione di Firenze (4 novembre 1966).
 

La piena del Mugnone del 2008
La piena del Mugnone del 2008

Per quel cheriguarda la citta’ di Firenze il rischio idrogeologico e’ doppio:
c’e’ quello “storico” legato direttamente al fiume Arno, cioe’
pioggia battente per 48 ore almeno su tutta l’asta del fiume (dal
Casentino fino al capoluogo toscano); ma c’e’ anche “un altro
tipo di rischio- spiega Checcucci- di natura diversa e che ha
caratteristiche completamente difformi” dalla prima. 
“A soffrire e a creare problemi” per gli eventi meteorologici
improvvisi classificati come ‘flash flood’ “sono- continua-
soprattutto gli affluenti dell’Arno: Mugnone, Terzolle, Africo,
Mensola, e alcuni bacini come La Pesa o quelli del Mugello, come
dimostra uno studio che abbiamo elaborato poco tempo fa, usando
come modello Genova ed incrociandolo con 15 anni di dati raccolti
dalla nostra Autorita'”.

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