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La Fiorentina vince a Guingamp: è prima nel girone. Le pagelle di Tommaso Borghini

Redazione
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Torino FC v ACF Fiorentina - Serie ATATARUSANU 5,5: Primo tempo da spettatore non pagante fino al rigore regalato al Guingamp dall’arbitro . Ripresa sotto pressione, se la cava bene tra i pali, dimostrando però incertezze pericolose in uscita. Da rivedere.
RICHARDS 6: Prima centrale destro nella difesa a tre, poi (dopo l’espulsione di Basanta e l’ingresso di Savic) terzino con licenza di spingere con moderazione. Meglio nel secondo ruolo che nel primo. Comunque fa troppo poco per convincere Montella a cambiare le gerarchie difensive.
BASANTA 5,5: Fino all’espulsione non tocca quasi palla, perché l’attacco del Guingamp non fa neppure il solletico alla Fiorentina. Il penalty è estremamente generoso e la sua colpa è quella di cercare di rimediare a una buca di un compagno (Tomovic).
TOMOVIC 5,5: Anche lui, fino all’episodio del rigore, pare destinato a una serata di riposo totale. Ma la distrazione in occasione di quell’azione è pesante perché costringe la squadra a una sofferenza che, con maggiore attenzione, poteva essere evitata.
VARGAS 6,5: Grande primo tempo, interpretato da esterno sinistro nel 3-5-2 come ai tempi d’oro. Nel suo primo tempo ci sono le qualità migliori del suo repertorio: corsa, fisicità e un assist perfetto per Babacar che deve solo spingerla dentro. Quando la Fiorentina resta in dieci deve retrocedere nel ruolo di terzino nella difesa quattro ed è assai meno convincente. Ma riesce comunque a cavarsela.
KURTIC 6: Gioca da tornante destro, dunque ampiamente fuori ruolo. Dunque non è, e non può essere, a suo agio. La grinta non gli manca di certo, il passo da esterno, quello sì.
LAZZARI 6: Gioca una volta al mese e quasi mai dall’inizio, quindi si esprime fin troppo bene, agevolato da una squadra che (nel primo tempo) surclassa l’avversario. Esce a inizio ripresa, proprio quando cominciano le sofferenze. Dal ‘ st CUADRADO 5,5: Montella lo inserisce per creare grattacapi a un Guingamp rinvigorito dalla superiorità numerica. Ma il colombiano non è in grande serata.
BADELJ 6+: Fino all’espulsione di Basanta tiene per mano la squadra, duettando bene con Aquilani e distribuendo palloni importanti, come non lo si era mai visto in maglia viola. Poi, con la Fiorentina in inferiorità numerica, perde un po’ il bandolo della matassa. Dal 25’ st ALONSO 6: Entra subito in partita, contribuendo ad alleggerire un po’ la pressione francese.
AQUILANI 6,5: I suoi primi 20’ sono sontuosi. La palla con cui confeziona l’assist – gol per Marin è da appalusi, così come lo sono altre giocate nella prima frazione. Poi, forse a causa dell’espulsione di Basanta, s’innervosisce un po’ e perde lucidità, ma è anche grazie alla sua generosità se la Fiorentina riesce a condurre in porto una gara che si era maledettamente complicata.
MARIN 6,5: Debutto da titolare, bagnato con un gol. Difficile pensare a un esordio migliore. Resta in campo 50’ e convince per presenza nella manovra d’attacco e per capacità di concludere. Da rivedere contro avversari più probanti, ma il recupero pare procedere ben e. Dal 5’ st SAVIC 6: Montella lo inserisce per puntellare la difesa di una squadra ridotta in dieci già da fine primo tempo. E il montenegrino non tradisce.
BABACAR 6,5: Mette lo zampino in entrambi i gol viola. Sul primo è lui a scattare sul filo del fuorigioco e a costringere il portiere a una disperata respinta, da cui nasce il tap in di Marin. Il secondo è tutto suo, anche se l’assist di Vargas è al bacio Poi tanto sacrificio per la squadra, fino a  terminare la gara in preda ai crampi. Un’altra prestazione di grande livello per questo senegalese che, continuando così, può davvero scalzare Mario Gomez dal suo posto da titolare.
MONTELLA 6,5: Tiene a riposo gran parte dei titolari, eppure la Fiorentina nei primi 20’ sembra giocare a memoria e tramortisce i francesi del Guingamp con un terribile uno-due. Poi l’arbitro punisce fin troppo severamente Basanta e gli avversari rientrano in partita, giocando per oltre un tempo in superiorità numerica. Così lui deve cambiare modulo, passando dalla difesa a tre a quella a quattro e la squadra va in difficoltà. Ma non perde mai la lucidità e azzecca tutte le mosse conducendo in porto, anche con un po’ di fortuna, la vittoria che garantisce il primato in classifica con una giornata d’anticipo. Insomma il cammino in Europa è ineccepibile e aumenta i rimpianti per un percorso non altrettanto positivo in campionato.

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