La famiglia Rom del presidente Rossi abita in una casa di Montedomini? Interrogazione di Stella e Cellai

“Rimaniamo sconcertati nel leggere che l’appartamento della famiglia rom con la quale si è fatto fotografare il Presidente Rossi è di proprietà di Montedomini. Se la notizia dovesse risultare vera sarebbe una vergogna per Firenze e per chi ha sempre creduto nel ruolo che Montedomini avrebbe dovuto svolgere di accoglienza e sostegno per gli anziani e i disabili”. Questo il commento del capogruppo di Forza Italia Marco Stella insieme al consigliere Jacopo Cellai.
“Presenteremo una interrogazione per accertare la verità, e se dovesse risultare che l’appartamento è di proprietà di Montedomini ed è stato dato ad una famiglia rom chiederemo l’allontanamento immediato – aggiungono i due consiglieri azzurri –. Abbiamo sempre chiesto chiarezza negli anni sugli appartamenti di Montedomini. Nel Marzo del 2011, Marco Seracini in merito al patrimonio immobiliare di Montedomini di cui era presidente dichiarava che prima di lui non vi erano regole per l’assegnazione degli immobili agli inquilini né criteri di indirizzo, e che lui avrebbe posto rimedio facendo un apposito regolamento, in quel regolamento si prevede l’affitto ai Rom?
Nel complesso, gli immobili di appartenenza di Montedomini dopo la fusione con le altre asp sono quasi 300 appartamenti, la maggior parte dei quali entrati nel patrimonio grazie ai lasciti.
Montedomini nasce con precise finalità, all’art. 3 dello statuto si dice chiaramente che gli scopi istituzionali sono:
• Provvedere all’accoglienza di anziani autosufficienti e disabili, offrendo loro prestazioni di assistenza sociale e sanitaria.
• Partecipare, secondo le competenze istituzionali, con i propri servizi e le proprie attività alla rete integrata di servizi cittadini rivolti agli anziani che abbiano come obbiettivo un’assistenza personalizzata.
Ed è proprio con gli affitti che Montedomini dovrebbe svolgere il suo ruolo; mediante i proventi e le rendite derivanti dalla gestione del proprio patrimonio dovrebbe offrire i servizi alla persona, ma se il patrimonio viene dato ai rom chi pensa agli anziani?”