Esposto in procura contro il rischio idraulico per il nuovo ponte sul Mugnone

Il Comune va avanti incurante di cose al limite del rispetto delle leggi in materia di salvaguardia della salute pubblica in caso di abbondanti piogge. Ancor peggio in caso delle famose bombe d’acqua” Ed ecco che un gruppo di residenti nella zona del nuovo ponte sul Mugnone si sono rivolti alla procura della repubblica per conoscere  se tutte le leggi in materia di salvaguardia dei cittadini in caso di forte pioggia o bombe d’acqua sono state rispettate.
Sono molte le cose che non tornano sulla programmazione, progettazione e realizzazione del ponte provvisorio ( almeno a quanto dichiara l’assessore Giorgetti) sul Mugnone. Primo fra tutti il problema idraulico come scrivono i professinisti Bechi e Duranti  nelle perizie presentate in procura dall’avvocato Simone Zani per conto dei residenti  della zona  interessata.
Nel fare la storia della progettazione l’avvocato Zani ricorda che gli Enti preposti , ovvero la Provincia di Firenze e Genio Civile . hanno autorizzato l’opera nel 2012 con valenza temporanea , consistente in un periodo di 3 anni,3 mesi e venti giorni dalla data del rilascio a firma dell’Ing. Andrea MORELLI per la Provincia di Firenze e dell’Ing. Giancarlo FIANCHISTI per il Genio Civile, sede di Firenze, sulla base degli elaborati progettuali consistenti in Relazione Tecnica a firma Ing. Paolo BORGHETTI del 05.12.11 e della nota integrativa a medesima firma del 03.07.12   che, sottoposte le risultanze a professionisti del settore, gli stessi hanno rilasciato i pareri e le consulenze sulla fattibilità in quanto struttura temporanea.
Ma la temporaneità non può prescindere dalla sicurezza per gli abitanti e per chi circola nella zona, dedotta dalle indagini svolte dal Prof. Ignazio Becchi, emerito di Costruzioni Idrauliche, Marittime e Idrologiche all’Università degli Studi di Firenze. ” Il lavoro in questione, – scrive il prof Bechi – basato su diversi studi specialistici ma NON su uno studio idraulico e idrologico, risulta NON AMMISSIBILE ai sensi del decreto ministeriale infrastrutture 14.01.08 ancorché provvisorio”.
Al professor Becchi fa eco la dichiarazione  dell’ing. Leonardo DURANTI che  ha rilevato come :“ la relazione tecnica non è supportata da uno studio idrologico idraulico specifico per l’opera in progetto e che le quote delle piene con tempo di ritorno di 100 e 200 anni si dichiara essere desunte dai studi disponibili e forniti dalla Provincia di Firenze; La quota di intradosso del nuovo ponte provvisorio pari a 51,69 m slm risulta inferiore alla quota della piena con TR 200 anni pari a 53.31 m slm. La mancanza di uno studio specifico dell’opera non ha permesso di stimare l’aggravio di rischio per le aree poste in sinistra idraulica, causato dalla demolizione di circa 16 m della spalletta dell’argine sinistro del Torrente Mugnone ed associato
ad eventi di piena con diverso tempo di ritorno.”

Secondo il giudizio dei due tecnici come scrive nell’esposto l’avvocato Zani ” il ponte così posizionato è destinato ad essere interessato dalle piene del Torrente Mugnone così come avvenne nel 1992 alla preesistente passerella .
Ammissione del rischio idraulico Il  Comune di Firenze stesso , a conferma del rischio idrologico del nuovo ponte , sostiene nella nota ufficiale del 19.11.14 che il deflusso delle acque verrà assicurato in forza di future opere idrauliche , a valle del ponte in questione , consistenti nella realizzazione del by-pass dell’attuale canalizzazione del Torrente Mugnone sotto i binari di Santa Maria Novella ma che detta opera , non essendo di propria spettanza ma di Rete Ferroviaria Italiana , esula dalla propria competenza sia in punto di realizzazione sia in punto di sicurezza idraulica.