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Chiusura degli uffici postali: dichiarazione congiunta dei sindaci di Dicomano, Rufina e San Godendo. La posizione di Anci Toscana

Redazione
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Ufficio_postale_2“Apprendiamo questa mattina dagli organi di stampa della possibile chiusura di circa ottanta uffici postali in Regione Toscana – affermano Mauro Pinzani, Alessandro Manni e Stefano Passiatore sindaci di Rufina, San Godenzo e Dicomano -. Di questi provvedimenti due riguardano la chiusura completa degli uffici postali di Contea, nel Comune di Dicomano e Pomino nel comune di Rufina, a questi si unisce la riduzione di personale, con conseguente apertura ridotta, di quello di San Godenzo. Manifestiamo il nostro disappunto e tutto il nostro stupore e sdegno, per delle notizie che arrivano prima agli organi d’informazione e poi agli organi istituzionali, senza nessuna sensibilità verso il territorio e le esigenze vere dei cittadini già disagiati dalla dislocazione geografica e dalle comunicazioni. Oltre ad attivarci con Anci e con gli altri comuni ed istituzioni per aprire un confronto e verificare le reali intenzioni di Poste Italiane, metteremo tutte le azioni possibili in campo per evitare una simile sciagurata ipotesi. Il servizio postale non può essere organizzato in maniera aziendalistica e in spregio alle reali diffuse esigenze dei cittadini. Per le unioni montane e per i comuni montani presto saranno a disposizione finanziamenti per evitare lo spopolamento e per mantenere la qualità della vita, ma tutto questo sarà inutile se verranno chiusi servizi essenziali come l’ufficio postale. Poste Italiane – concludono – è innanzi tutto un’azienda che fa servizio pubblico e deve rispondere a tali logiche, chiederemo alle forze politiche e alle istituzioni di prendere posizione e aiutarci in questa vicenda”. Queste sono solo le prime reazioni alla decisione di Poste Italiane di chiudere 63 uffici e di ridimensionarne altri 37. Un fatto che ha colto di sorpresa un po’ tutti in Toscana, la regione più colpita da questi tagli che danneggiano soprattutto i territori più disagiati. In provincia di Firenze chiuderanno entro 60 giorni: in città  l’​​ufficio postale nr.36e poi Pomino, Marcialla, Romola, San Donato in Poggio, San Martino alla Palma, Castelnuovo d’Elsa e Contea. Gli uffici che subiranno una riduzione d’orario sono: Fiano, Luterano, San Godendo, Vico d’Elsa, Piancaldoli e Lucolena. Il confronto richiesto da alcuni sindaci è condiviso da Anci Toscana. “A distanza di pochi anni dall’intesa del 2012, che portò ad un piano di razionalizzazione condiviso, si torna ora a rimettere in discussione la distribuzione sul territorio degli uffici postali, spesso presidi essenziali per tanta parte della popolazione, soprattutto per chi abita lontano dai grandi centri”. E’ quanto ha dichiarato il presidente di Anci Toscana Sara Biagiotti, che commenta l’eventualità di chiusura di diversi uffici postali in tutta la regione “E’ assurdo inoltre – ha proseguito – che i Comuni che si sono uniti o che stanno per farlo siano penalizzati dal piano, secondo una logica che va nella direzione opposta a quella che le fusioni vogliono perseguire”. Come già auspicato da Anci a livello nazionale, anche la Toscana chiede che si possa affrontare al più presto la questione on Poste Spa. “Comprendiamo le ragioni di Poste riguardo il contenimento della spesa – ha concluso il presidente di Anci Toscana – ma non è accettabile che questo vada a discapito della qualità della vita dei cittadini, in particolare dei più  anziani. Ci sono soluzioni alternative che vanno perseguite e condivise”.

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