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Commissariata Banca Etruria di cui è vice presidente Pier Luigi Boschi padre del ministro delle riforme

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Banca d’Italia commissaria Banca Etruria. Come anticipato da Radiocor, i commissari sono arrivati nella sede dell’istituto durante il consiglio di amministrazione per l’approvazione del bilancio 2014. A prendere le redini della banca saranno Riccardo Sora e Antonio Pironti, di fatto già al timone dell’Etruria considerato che il consiglio decade con la nomina stessa dei commissari.

Alla base del provvedimento “gravi perdite del patrimonio” che sono emerse dagli “accertamenti ispettivi, avviati dalla Banca d’Italia e tuttora in corso” e sono dovute a “consistenti rettifiche sul portafoglio crediti”

Che l’istituto aretino fosse in seria difficoltà non è del resto una novità. Tanto che l’improvvisa riforma delle popolari voluta dal governo Renzi, con l’imposizione della trasformazione delle prime dieci in società per azioni e, quindi, l’impulso a fondersi con altri istituti, è stata letta anche come un aiuto alla banca di famiglia del suo ministro per le Riforme Boschi con il padre vice-presidente della banca. Alla quale Bankitalia aveva già da tempo indicato la strada dell’integrazione “con una realtà bancaria maggiormente rilevante” per superare i danni provocati dallavecchia stagione del credito facile che ha portato sofferenze e bilanci in rosso.

L’istituto centrale ha proposto l’amministrazione controllata di Banca Etruria per le «gravi perdite del patrimonio» emerse dalle verifiche, riferisce la banca in una nota. «La proposta di amministrazione straordinaria è stata formulata a seguito delle prime risultanze degli accertamenti ispettivi, avviati dalla Banca d’Italia e tuttora in corso, che hanno fatto emergere gravi perdite del patrimonio, dovute alle consistenti rettifiche sul portafoglio crediti», si legge nel comunicato. «La clientela potrà continuare a rivolgersi, come di consueto, agli sportelli della banca che prosegue regolarmente la propria attività», conclude la nota.

Il ministro Boschi
Il ministro Boschi

Il colpo di scena arriva dopo che via Nazionale aveva chiesto all’istituto popolare che ha sede ad Arezzo di trovare un partner di elevato standing per un’aggregazione.

Immediate le reazioni politiche con la richiesta da parte del presidente dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta, che il ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, venga al più presto in aula a chiarire la situazione.

La situazione finanziaria della banca è andata peggiorando di mese in mese. I crediti dubbi o deteriorati netti rispetto al totale dei crediti verso la clientela sono saliti dal 22,9% al 26,8% (per oltre un credito su quattro non ci sono certezze sul rientro). Crediti dubbi che sono arrivati a oltre il triplo del patrimonio netto.

La notizia arriva in un momento molto delicato per le banche popolari italiane, coinvolte dal progetto di riforma del governo Renzi che punta a trasformarne dieci in Spa. Proprio oggi il numero uno della Consob, Vegas, ha parlato di movimenti anomali in Borsa prima e dopo la presentazione della riforma. Banca Etruria era finita sotto i riflettori dell’autorità di vigilanza perché il titolo era stato quello che si era maggiormente apprezzato, con un guadagno fino a oltre il 60 per cento.

Fonte Il sole24 ore

Era scoppiata una polemica perché vicepresidente dell’istituto è Pier Luigi Boschi, padre del ministro delle Riforme, Maria Elena. Che in serata dal profilo Twitter ha commentato: «Il Governo su proposta di Banca d’Italia ha commissariato Banca Etruria. Smetteranno di dire che ci sono privilegi? Dura lex, sed lex».

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