TABELLINO
JUVENTUS 1 FIORENTINA 2
JUVENTUS (4-3-3): Storari; Caceres, Bonucci, Ogbonna, Padoin; Vidal, Marchisio, Pogba; Pepe (72′ Pereyra), Llorente (58′ Morata), Coman (36′ Tevez).
A disposizione: Buffon, Rubinho, Lichtsteiner, Barzagli, Chiellini, Evra, De Ceglie, Sturaro, Matri.
Allenatore: Allegri
FIORENTINA (4-3-3): Neto; Richards, Gonzalo, Basanta, Alonso; Kurtic, Badelj (77′ Aquilani), Mati; Salah (74′ Diamanti), Joaquin, Gomez (62′ Ilicic).
A disposizione: Lezzerini, Rosati, Pasqual, Rosi, Vargas, Bagadur, Borja Valero, Lazzari, Gilardino
Allenatore: Montella
RETI: 11′ Salah (F), 23′ Llorente (J), 55′ Salah (F)
NOTE: ammoniti Kurtic (F), Pogba (J), Badelj (F), Basanta (F), Caceres (J), Marchisio (J), Mati (F), Tevez (J)
Le pagelle di tommaso Borghini
NETO 7: Gioca in quello che sarà il suo nuovo stadio, ma non si fa impietosire e quando occorre è lì a
salvare la porta nelle, per la verità rare, occasioni in cui la Juventus lo mette in seria difficoltà. Conferma di
essere un professionista e, soprattutto, un uomo vero.
RICHARDS 6,5: L’inizio non è dei migliori e dalla sua parte la Juventus affonda con troppa facilità, poi trova
posizione e passo giusti e si ricorda di essere un giocatore importante che, da ragazzino, prometteva
sfracelli. A Montella il compito di riportarlo a grandi livelli.
GONZALO RODRIGUEZ 6,5: Quando è in serata potrebbe guidare la difesa del Real Madrid senza problemi. E
allo Juventus Stadium è davvero in grande spolvero, così non ce n’è per nessuno. Chiedere informazioni ai
vari Tevez e Morata che non riescono a fargli neppure il solletico.
BASANTA 6+: Recuperato a tempo di record da un guaio muscolare, l’argentino si lascia sfuggire Llorente in
occasione del gol della Juventus, ma è il suo unico errore in mezzo a una prestazione sontuosa, una prova
che dimostra quanto sia stata buona l’intuizione della coppia Pradè-Macia che è andata a pescarlo in
Messico, regalando alla fiorentina un signor difensore.
ALONSO 6: Con la palla tra i piedi fa un po’ di confusione, ma la sua forza fisica è preziosissima per la
Fiorentina che, anche grazie a lui, riesce a contenere senza troppi patemi il temibile attacco bianconero.
KURTIC 6,5: Titolare un po’ a sorpresa, ma Montella fa bene a preferirlo a un Aquilani ancora alla ricerca
della miglior condizione. Perché lo sloveno è protagonista di un lavoro oscuro, che si vede poco, ma che
serve molto al centrocampo viola per avere la meglio sul fortissimo reparto avversario.
BADELJ 7: Stavolta deve surrogare l’assenza di un certo Pizarro, è il compito in passato gli era pesato fin
troppo. Ma da un mese a questa parte questo croato dalla faccia pulita sembra essersi trasformato, tanto
da dimostrare una sapienza tattica sopra la norma e una tecnica che ha ben poco da invidiare allo stesso
cileno. Dal 32’ st AQUILANI s.v.
MATI FERNANDEZ 7: Anche lui, come Basanta, recupera a tempo di record dall’infortunio. E anche lui,
come l’argentino, si presenta allo Juventus Stadium in grande spolvero. La sua forza consiste nella capacità
di abbinare un inesauribile dinamismo a una tecnica sopraffina che gli permette di giocare il pallone sempre
in modo intelligente, creando situazioni importanti per una squadra nella quale è ormai un pilastro quasi
insostituibile.
JOAQUIN 7: Lo spagnolo fa impazzire il suo dirimpettaio Caceres che ancora sta cercando il pallone sul
prato dello Juventus Stadium. Inoltre è fondamentale nel recupero su Marchisio che innesca l’azione del
secondo gol di Salah. Il tutto in mezzo a una prestazione di enorme sostanza.
SALAH 8,5: Descrivere la bellezza dell’azione con cui scaraventa il primo pallone alle spalle di Storari è
praticamente impossibile. La progressione con cui lascia sul posto tutta la difesa della Juventus sembra
quello di un ragazzino che si fa beffe dei coetanei più scarsi di lui, su un campetto di periferia. Forse solo il
vecchio Ronaldo e Messi hanno fatto gol così e ciò che colpisce è la naturalezza con cui mette in ambasce
una retroguardia che, fino a prova contraria, è la migliore d’Italia. Poi concede anche il bis, dimostrando la
freddezza del campione vero davanti alla porta. Insomma la Fiorentina ha pescato un tesoro e adesso
bisognerà tenerselo stretto. Dal 29’ st DIAMANTI 6: Gioca meno di 20’, ma dimostra di essere un elemento
importante per questa bellissima squadra.
GOMEZ 6: Non conclude mai in porta con pericolosità, ma è importante per la squadra perché riesce a farla
salire e, soprattutto, si appiccica addosso a Bonucci, spegnendo sul nascere una delle fonti di gioco della
Juventus che ama ripartire dai piedi del proprio centrale difensivo. Esce per un problema alla caviglia,
sperando che non si tratti di niente di grave. Dal 17’ st ILICIC: Ormai si sta specializzando nel ruolo di falso
nove e in quella posizione può sfruttare la meglio la sua tecnica, non dando punti di riferimento alla difesa
avversaria. Sfiora anche il gol che avrebbe messo in banca la qualificazione.
MONTELLA 7,5: Deve fare i conti con tante assenze che penalizzano sia il centrocampo che la difesa. Ma
anche senza elementi fondamentali come Pizarro, Savic e compagnia, riesce comunque a mettere in campo
una Fiorentina sontuosa che domina nel tempio dello Juventus Stadium, facendo diventare piccolo uno
squadrone come quello bianconero. E non si tratta certo di un caso perché ha dato spettacolo anche
all’Olimpico contro la Roma, allo Withe Hart Line con il Tottenham e a San Siro contro l’Inter. Insomma
ormai la squadra viola è una realtà importante del calcio italiano e gran parte del merito è di questo
allenatore intelligente, freddo e soprattutto capace di vincere dappertutto, sempre attraverso il bel gioco.
Scusate se è poco.