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Arrestato padre Gratien Alabi indagato per la scomparsa di Guerrina Piscaglia

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Padre Gratien Alabi, indagato per la scomparsa di Guerrina Piscaglia, della quale non si ha più traccia da un anno è stato arrestato a Roma per essere trasferito a Arezzo a disposizione del pm Marco Dioni che indaga sulla scomparsa della donna da Ca Raffaello, frazione di Badia Tedalda (Arezzo). L’imputazione del religioso è cambiata da fovoreggiamento a omicidio e occultamento di cadavere.
All’arresto del sacerdote Alabi Kumbayo Gratien, chiamato “padre Graziano”, 45enne, originario della repubblica del Congo, si e’ arrivati in esecuzione dell’ordinanza di applicazione della misura cautelare coercitiva della custodia cautelare in carcere emessa in data odierna dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di arezzo, Piergiorgio Ponticelli, con l’accusa di “omicidio volontario” e di “soppressione, distruzione o sottrazione di cadavere”, per aver cagionato la morte di Guerrina Piscaglia, 50enne scomparsa il primo maggio 2014 dalla localita’ “Ca’ Raffaello”, frazione del comune di Badia Tedalda (Arezzo) distruggendone il cadavere. La misura custodiale emessa nei confronti del sacerdote congolese dal giudice, che ha contestualmente revocato quella cautelare coercitiva del “divieto di espatrio” per il reato di “favoreggiamento personale”, era stata richiesta il 23 febbraio 2015 dal procuratore della repubblica di arezzo, Roberto Rossi, e dal sostituto procuratore della repubblica Marco Dioni, ritenendo sussistenti le esigenze cautelari, il pericolo di fuga dell’indagato e di inquinamento probatorio, in relazione alla notevole gravita’ dei fatti, reato per cui si procede, all’esito delle complessive risultanze dell’attivita’ investigativa, coordinata dalla procura della repubblica di arezzo e sviluppata ininterrottamente dal nucleo operativo e radiomobile della compagnia carabinieri di arezzo, delegato allo svolgimento delle indagini, congiuntamente alle stazioni carabinieri di badia tedalda e sestino, competenti territorialmente, con il supporto del nucleo investigativo del comando provinciale carabinieri di arezzo. I carabinieri, su espressa disposizione dell’autorita’ giudiziaria, espletate le formalita’ di rito, trasferiranno l’arrestato nel carcere di Arezzo.(AGI) .

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