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Fiorentina a picco (1-3). Montella vara una squadra senza volto e senza schemi

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FIORENTINA: (4-3-3): NETO; TOMOVIC, SAVIC, BASANTA, PASQUAL; BADELJ, PIZARRO, BORJA VALERO (JOAQUIN MIN.58); DIAMANTI (VARGAS MIN.45), GILARDINO, SALAH

CAGLIARI: (4-3-3): BRKIC; AVELAR (MURRU MIN.62), CEPPITELLI, DIAKITÈ, PISANO; EKDAL, DESSENA, PEDRO (DONSAH MIN.80); MPOKU, FARIAS, COP (SAU MIN.69).

RETI: 0-1 MIN.7 COP, 0-2 MIN.59 COP, 1-2 MIN.75 GILARDINO, 1-3 MIN.92 FARIAS
AMMONITI: B.VALERO (MIN.9), AVELAR (MIN.21), EKDAL (MIN.63), FARIAS (MIN.72), SAU (MIN.82)

LE PAGELLE DI TOMMASO BORGHINI

NETO 6: Fa quel che può contro un Cagliari che, con una difesa viola colabrodo, va a nozze quasi giocasse un allenamento. Così incassa tre gol, ma riesce a limitare il passivo. Ed è tutto dire.

TOMOVIC 4,5: Il Cagliari lo lascia volutamente libero, confidando nella sua incapacità di crossare con efficacia in mezzo al deserto dell’area viola. E lui dimostra che i sardi hanno ragione, facendosi anche saltare come un pivello da Farias che, ringrazia, e firma il gol del definitivo 3-1 cagliaritano.

BASANTA 4: Da tempo ha perso la bussola e, quando non c’è in campo Gonzalo Rodriguez a guidarlo quasi per mano, diventa un difensore improponibili anche contro attaccanti di medio-scarso livello come quelli di un Cagliari che si fa beffe di una retroguardia imbarazzante.

SAVIC 4: Dimostra, per l’ennesima volta, una congenita mancanza di personalità e, come Basanta, soffre maledettamente l’assenza di Gonzalo Rodriguez, senza il quale non ha la più pallida idea di come muoversi in mezzo alla difesa. Vedi il primo gol del Cagliari, sul quale è in clamoroso ritardo. Per non parlare dell’altra mezza dozzina di volte in cui i sardi potrebbero perforare il povero Neto.

PASQUAL 5: Anche lui, al pari di Tomovic, gode di spazi invitanti ma sbaglia sistematicamente il traversone, almeno in quindici occasioni. L’unica cosa buona la fa sullo 0-2, quando salva sulla linea il tris, praticamente fatto, del mattatore Cop. Ma la figuraccia arriverà lo stesso. Dal 29’ st GOMEZ 5: Prova a fare a sportellate con Diakitè e compagni, ma fallisce clamorosamente la palla del possibile 2-2 con un colpo di testa-spalla che fa impallidire anche il più accanito dei suoi sostenitori.

PIZARRO 5,5: Cerca di dirigere l’orchestra ma, a differenza di giovedì scorso, la Fiorentina pare più una banda di musicisti dilettanti allo sbaraglio. Così finisce per intristirsi anche lui.

BADELJ 4,5: Sembra improvvisamente tornato il giocatore balbettante e senza idee di inizio stagione. Non fa filtro a metà campo e, quando si tratta di impostare, si limita al passaggino laterale, quasi schiacciato dalla personalità di Pizarro. Così risulta un elemento inutile, ai limiti del dannoso.

BORJA VALERO 4,5: Dopo i segnali di ripresa mostrati contro la Dinamo Kiev, ripiomba nella completa mediocrità, rallentando il gioco della squadra con i suoi tocchi alla moviola che consentono al Cagliari di sistemarsi in difesa, senza correre rischi. Dal 12’ st JOAQUIN 6: Prova a dare la scossa e a tratti ci riesce, ma inserito in una squadra allo sbando non può certo fare miracoli.

DIAMANTI 4,5: Doveva riscattarsi dopo l’errore dal dischetto contro il Verona, ma risulta fumoso e inconcludente con palesi limiti di condizione atletica che convincono Montella a toglierlo dalla mischia dopo appena 45’. Dal 1’ st VARGAS 6: Almeno ci prova dalla distanza e offre a Gilardino l’assist del provvisorio 1-2.

SALAH 5: Dopo il suo scintillante avvio di carriera in viola, si sta spegnendo come una candela al vento. I difensori del nostro campionato ormai lo hanno studiato e conoscono le sue movenze troppo orientate al personalismo fine a se stesso. E anche quando si tratta di concludere, vedi il colpo di testa del primo tempo a porta spalancata, fallisce clamorosamente il bersaglio.

GILARDINO 5,5: Gettato nella mischia dall’inizio va in palese difficoltà già dopo un quarto d’ora di gioco per limiti evidenti di condizione atletica. Ma almeno ci mette il cuore e riesce pure a segnare il gol che riaccende la speranza. Il suo ruolo, però, dovrebbe essere quello di centravanti di scorta, pronto a entrare a partita in corso. Altrimenti il suo finale di stagione rischia di diventare un immeritato calvario.

MONTELLA 4: La sua Fiorentina è riuscita nell’impresa di perdere in casa contro un Cagliari derelitto che, storicamente, non vinceva a Firenze da 43 anni. Eppure stavolta applica un moderato turn over, senza rinunciare a Salah, Pizarro, Borja Valero e ad altri titolari. Ma, evidentemente, non riesce più a caricare a sufficienza una squadra che, in campionato, sta dilapidando tutto il vantaggio acquisito e adesso rischia seriamente di farsi sfuggire anche la qualificazione alla prossima Europa League. Perdere tre partite di fila, tra le quali due casalinghe contro Verona e Cagliari, non può essere giustificato soltanto con l’impegno infrasettimanale in Europa. L’impressione è che qualcosa si sia rotto e che anche lui commetta sempre gli stessi errori (la difesa con Basanta e Savic, tanto per fare un esempio, aveva già dimostrato di non funzionare contro il Verona ed è stata sistematicamente riproposta col Cagliari, con risultati disastrosi). Se non riuscirà a scuotere la squadra nelle ultime sei partite di campionato anche il suo futuro a Firenze potrebbe essere messo in discussione. E non potrebbe essere altrimenti.

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