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Grande successo della mostra a Palazzo Strozzi con oltre 75.000 visitatori

Redazione
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Dopo soli due mesi la grande mostra di Palazzo Strozzi Bellezza divina, ha oltrepassato ad oggi la soglia dei 75.000 visitatori totali. Bellezza divina attraverso i capolavori di celebri artisti italiani tra cui Domenico Morelli, Gaetano Previati, Felice Casorati, Lorenzo Viani, Gino Severini, Renato Guttuso, Lucio Fontana, Emilio Vedova, e internazionali come Vincent van Gogh, Jean-François Millet, Edvard Munch, Pablo Picasso, Max Ernst, Georges Rouault, Henri Matisse, propone un’eccezionale riflessione sul rapporto tra arte e sacro, continuando a suscitare un grade interesse e ad essere tra gli eventi espositivi più visitati in Italia.

La Fondazione Palazzo Strozzi e il suo Direttore Generale Arturo Galansino ribadiscono l’apertura al dialogo e al confronto e invitano a visitare la mostra perché Bellezza divina parla soprattutto di storia dell’arte. Tanto forte questo messaggio che il prossimo 13 dicembre verrà organizzata dalla Direzione centrale degli affari dei culti presso il Dipartimento delle libertà civili del Ministero dell’Interno una visita con rappresentanti di tutti i culti.

La rassegna, che in queste settimane è stata al centro del dibattito culturale in Italia con i maggiori opinion leader sui giornali (l’Amaca di Michele Serra e l’Editoriale di Claudio Magris) e in tv, ospita capolavori come L’Angelus di Jean-François Millet, eccezionale prestito dal Museé d’Orsay di Parigi, opera che emana una religiosità atavica, un senso del sacro trasversale e universale; la Pietà di Vincent van Gogh dei Musei Vaticani, fondamentale perché – nonostante la vocazione religiosa e mistica – l’artista ha rappresentato raramente soggetti sacri, e lo ha fatto ispirandosi a opere di altri autori; la Crocifissione di Renato Guttuso delle collezioni della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma, opera emblematica con un’intensa connotazione politica che esprime, come Guernica, un grido di dolore, la Crocifissione bianca di Marc Chagall, proveniente dall’Art Institute di Chicago, l’opera d’arte più amata da papa Bergoglio.

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