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I tassisti inaugurano l’anno con un nuovo attacco a Ncc e Uber con un esposto che coinvolge le amministrazioni locali

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Nei giorni scorsi una delegazione, accompagnata dalle rappresentanze nazionali e guidata dal presidente di Uritaxi Toscana, Claudio Giudici, e dal segretario toscano di Unica Taxi Cgil, Roberto Cassigoli, si è recata dai Carabinieri per presentare la seconda querela, alla quale seguiranno altre, che vanno a coinvolgere comuni e operatori ncc. Abuso d’ufficio, falso ideologico, danno erariale, concorrenza sleale, queste le ipotesi di reato nella denuncia 

«Purtroppo commenta il presidente di Uritaxi Toscana, Claudio Giudici rileviamo da tempo che 250 ncc operano stabilmente sulla piazza di Firenze, anziché servire i rispettivi territori, senza mai rientrare nelle proprie autorimesse e facendo dunque, di fatto, servizio di piazza alla stessa stregua di un taxi, che però è sottoposto a tutta una serie di obblighi che gli ncc non hanno. Questo si chiama concorrenza sleale. L’omissione in atti d’ufficio da parte dei Comuni emittenti si perfeziona nel momento in cui questi ncc, invece che servire la propria comunità territoriale, procacciano stabilmente clientela in Comuni diversi. A ciò si aggiunga che gli amministratori pubblici di piccoli comuni che concedono le autorizzazioni per il tpl non di linea ncc, senza alcuna ragionevole esigenza del proprio territorio, hanno la piena consapevolezza che quelle autorizzazioni non svolgeranno mai il servizio di trasporto nel loro comune. Deve essere chiaro che il bando non libera gli amministratori dalle responsabilità di aver commesso un atto illecito autorizzando di fatto,quelli che dovrebbero essere noleggiatori dei loro territori, a lavorare illegalmente e abusivamente in altri comuni che già hanno un loro legittimo servizio di trasporto pubblico locale. Registriamo, per esempio, che anche recentemente vi sono stati dei Comuni che hanno emesso nuove autorizzazioni ncc, quando in realtà non hanno lavoro neanche per una sola licenza taxi. Oggi, numerose ed univoche sentenze di ultimo grado, di Cassazione e Consiglio di Stato, offrono alle autorità tutti gli strumenti per far valere la legge ed interrompere questo circuito clientelare e truffaldino».

«E’ altresì necessario aggiunge Roberto Cassigoli che s’intensifichino i controlli sul territorio fiorentino, a partire dai luoghi di massima concentrazione della richiesta di servizio nonché di fronte e nei pressi degli hotel più prestigiosi della città per individuare e conseguentemente colpire coloro che usano in maniera irregolare la propria autorizzazione ncc e anche veri e propri abusivi. Inoltre il presentarsi del fenomeno Uber che cerca di ingaggiarequesti vettori, che diventano palesemente visibili nella relativa app di dominio pubblico e accessibile alle forze dell’ordine, è ulteriore schiacciante prova di un fenomeno che va debellato e che può esserlo utilizzando la visualizzazione e lindividuazione di tali vettori attraverso lo stesso strumento informatico a cui si associano».

«La nostra azione di denuncia continuerà imperterrita dichiarano congiuntamente Giudici e Cassigoli sappiamo che occorreranno pazienza e tempi non brevi, ma come le vicende di altre realtà, che hanno adottato queste iniziative, dimostrano, alla fine i risultati saranno apprezzabili».

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