I Carabinieri del NAS di Firenze e della Stazione CC di Peretola, nell’ambito di una attività di indagine finalizzata a contrastare il fenomeno dell’abusivismo in ambito sanitario, hanno eseguito un decreto di perquisizione locale nei confronti di un cittadino cinese che, insieme alla moglie, aveva allestito un ambulatorio medico, all’interno della propria abitazione: una stanza dell’appartamento era stata adibita all’illecita attività ed “attrezzata” con un lettino, strumenti medici di vario genere (pinze, forbici e stetoscopio), vari dispositivi medici, tra i quali siringhe sterili, aghi, deflussori per infusione, cannule ed un ingente quantitativo di confezioni di medicinali (di vario genere) sia italiani che di provenienza cinese, questi ultimi illecitamente importati ed immessi in commercio in assenza delle prescritte autorizzazioni ministeriali, rinvenute in gran parte sul pavimento.
La coppia effettuava visite mediche in un contesto di assoluta precarietà e di scarse condizioni igienico-sanitarie, somministrando farmaci in modo pericoloso per la salute pubblica.
Per questo sono stati denunciati all’A.G. per i reati di concorso in esercizio abusivo della professione sanitaria (348 c.p.), somministrazione di medicinali in modo pericoloso per la salute pubblica (445 c.p.) nonché per importazione ed immissione in commercio di medicinali in assenza delle prescritte autorizzazioni ministeriali (questi ultimi reati previsti dalla legislazione speciale in materia – Codice del farmaco).
Sottoposta a sequestro la stanza e tutto ciò che in essa è stato rinvenuto.
Il “medico” cinese ha precedenti specifici, poiché già autore in passato (negli anni 2009 e 2010) di analoghe condotte, sempre all’interno della stessa abitazione.